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La Corea del Nord sfida gli Usa: "Pronti a cancellarvi dalla faccia della terra"

Davide Di Santo
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La Corea del Nord è pronta a "spazzare via dalla faccia della Terra" gli Stati Uniti in caso di guerra chimica. Toni ancora durissimi, quelli utilizzati dal regime di Kim Jong-Un, che martedì prossimo celebrerà l''ottantacinquesimo anniversario dalla fondazione dell'Esercito Popolare Coreano. Le parole più forti arrivano da un portavoce di una commissione nazionale nord-coreana. "La Repubblica Democratica Popolare di Corea non rimarrà mai un osservatore passivo alle mosse degli Stati Uniti di provocare una guerra biochimica, ma terminerà lo stallo con gli Stati Uniti, l'impero dei mali, spazzandoli via dal faccia della terra". Le dure minacce provengono da un portavoce del Quartier Generale della Commissione Speciale Nazionale per Appurare la Verità sui Crimini dei Soldati Statunitensi, citato dal quotidiano Rodong Sinmun. "L'aggressore imperialista statunitense", ha spiegato il portavoce del regime di Kim Jong-Un, starebbe mettendo in atto il "piano Giove" che contempla la possibilità di una guerra con l'uso di armi chimiche, utilizzando come base il porto di Pusan, nel sud-est della Corea del Sud, per "sterminare la nazione coreana e realizzare la feroce ambizione di dominare il mondo". La Corea del Nord minaccia anche un attacco nucleare all'Australia e di affondare la portaerei Usa Carl Vinson, che secondo il vicepresidente Mike Pence arriverà nel Mar del Giappone entro il 30 aprile ed è destinata a rafforzare il dispositivo militare per la penisola coreana. "Le nostre forze rivoluzionarie sono in grado di combattere per affondare la portaerei americana a propulsione nucleare con un solo colpo", si legge in un commento del Rodong Sinmun, il quotidiano del Parto dei Lavoratori della Corea del Nord, citato da Sky News. Un portavoce del ministero degli Estreri di Pyongyang, citato, citato dalla Abc, ha inoltre affermato che l'Australia potrebbe essere colpita da attacco nucleare, "se continuerà a seguire ciecamente gli Usa". Nei giorni scorsi il ministro degli Esteri australiano Julie Bishop aveva definito il programma nucleare nordcoreano una "seria minaccia" per l'Australia. Bishop ha risposto alle affermazioni del portavoce nordcoreano: "La minaccia di Pyongyang - ha detto - evidenzia la necessita' che il regime abbandoni le armi nucleari illegali e i programmi missilistici.

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