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Trump a Gentiloni: Italia partner chiave nella lotta al terrorismo

Davide Di Santo
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E' stato un incontro "molto fruttuoso" quello tra il premier Paolo Gentiloni e il presidente Usa Donald Trump alla Casa Bianca. Calorosa stretta di mano, grandi sorrisi reciproci, larga sintonia nella conferenza stampa finale. Clima intaccato solo dalle notizie in arrivo da Parigi, dove la polizia ha subito un assalto a colpi di Kalasnjikov. "Condoglianze al popolo francese" rivolge il padrone di casa, sottolineando che "dobbiamo essere forti e vigili". Prima qualche convenevole. Sulla "antica amicizia, testimoniata anche dai 18 milioni di americani di origine italiana che hanno un ruolo così importante in questo Paese", dice Gentiloni, sottolineando che "l'Italia è la seconda destinazione all'estero per gli studenti americani". Ribatte Trump che "l'Italia è un luogo spettacolare. Amo gli italiani. Abbiamo 18 milioni di persone di origine italiana che vivono negli Stati uniti. Per me è un grande onore avere molti di loro tra i miei amici". Ma poi si va al dunque. E il dunque è terrorismo, impegni per la difesa, migranti, commercio. L'anti-terrorismo "ci vede come Paese molto attivi, in particolare in Iraq e Afghanistan", ma anche dal punto di vista della "azione culturale che deve essere svolta anche sul piano culturale". Poi, ricorda, "l'Italia contribuisce alla pace nel Mediterraneo e anche in Siria dove credo sia stata giusta la scelta degli Usa di intervenire dopo l'uso delle armi chimiche da parte di Assad". "In Libia - sottolinea - lavoriamo contro la divisione del Paese e per la stabilizzazione. Fondamentale anche per gestire il flusso dei migranti". L'Italia insomma è "convinta del suo impegno strategico per la relazione transatlantico. Rispettiamo gli obiettivi individuati nel 2014 per le spese militari nella Nato e siamo orgogliosi del nostro contributo". E ancora: "L'Italia è il paese del dialogo, siamo orgogliosi di aver tenuto aperto porte anche in situazioni difficili". Un dialogo che "può essere portato avanti anche con la Russia senza rinunciare ai nostri principi e alla nostra unità". "L'Italia - conferma Trump - è un partner chiave nella lotta al terrorismo, è il secondo maggiore contributore di truppe in Iraq e Afghanistan. Vorrei anche ringraziare Gentiloni per la sua leadership nella ricerca di una stabilizzazione in Libia e per il suo lavoro cruciale per negare spazi liberi all'Isis nel Mediterraneo. Siamo grati per il suo ruolo nella campagna anti-Isis". E aggiunge: "Mantenere confini forti è fondamentale per qualsiasi politica di sicurezza. E un approccio responsabile deve puntare al ritorno dei profughi nei propri Paesi, in modo che possano contribuire a ricostruire le proprie nazioni". Nota stonata invece sul commercio: "L'Italia è uno dei più grandi partner commerciali degli Stati Uniti, molti non lo sanno". Ma puntualizza: "Noi non abbiamo accordi commerciali molto reciproci, ma presto li avremo". Infine un arrivederci che suona come una minaccia: "Sono ansioso di venire a Taormina per il G7". .

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