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Germania, Merkel si ricandida: "Sarà una campagna elettorale difficile"

Angela Merkel

La leader della Cdu ufficializza la corsa alle elezioni di settembre 2017: "Per difendere i valori democratici"

Silvia Sfregola
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Angela Merkel si candida per un quarto mandato da cancelliera. Dopo mesi di speculazioni sul futuro politico di una delle donne più potenti del mondo, la leader della Cdu ha scelto: si presenterà alle elezioni di settembre 2017. La notizia, trapelata già a ora di pranzo da fonti autorevoli della sua formazione conservatrice, l'ha annunciata lei stessa alle 19 in una breve conferenza stampa a Berlino, al termine di una riunione con i vertici del partito. "Ho riflettuto a lungo: la decisione per una quarta candidatura, dopo 11 anni alla cancelleria, è cosa non semplice" ha detto Merkel sottolineando che "non si tratta di una decisione di campagna elettorale, ma di una decisione per quattro anni". Con queste parole, dunque, ha lasciato trasparire che, in caso di vittoria alle elezioni, intenderebbe portare a termine l'intero mandato. CAMPAGNA DIFFICILE, TEMPI DI INCERTEZZA La cancelliera ha detto che sarà "la campagna elettorale più difficile" degli ultimi anni, prevedendo che il suo partito sarà attaccato da diverse parti. "Saremo attaccati dalla destra come non mai" ha affermato in allusione al populismo di destra, in particolare quello del partito xenofobo Alternativa per la Germania (AfD). E ha poi fatto ripetutamente riferimento ai "tempi difficili e incerti" che si stanno vivendo sia a livello nazionale che internazionale, citando questo proposito sia l'elezione di Donald Trump negli Stati Uniti, sia il sì alla Brexit. Lei, dal canto suo, ha dichiarato che il suo obiettivo politico è di "lavorare per l'unità nel nostro Paese" e ha detto di volere spingere per i valori di democrazia, libertà e rispetto delle persone indipendentemente dalla razza e dal sesso. IL NODO IMMIGRAZIONE E GLI ATTACCHI IN ESTATE A dare filo da torcere alla cancelliera, nell'ultimo anno, sono state le critiche per la gestione della crisi dei rifugiati. La sua politica delle porte aperte, in base alla quale l'anno scorso ha aperto i confini della Germania a circa 900mila migranti (soprattutto provenienti da zone di guerra in Medioriente, e Siria in particolare), è stata attaccata sia dal partito xenofobo AfD, sia dalla Csu, cioè l'alleato bavarese della Cdu. E le critiche si sono acuite dopo la serie di attacchi di quest'estate compiuti da richiedenti asilo (in particolare il 18 luglio l'attacco su un treno a Würzburg a colpi di ascia e il 24 luglio l'attacco kamikaze di 27enne siriano nel centro di Ansbach durante un festival musicale). L'AVANZATA DEL PARTITO XENOFOBO AfD E LE CRITICHE DELLA CSU Cavalcando queste paure degli elettori, il partito anti-immigrati AfD è riuscito ad aumentare i propri consensi, ottenendo ottimi risultati nelle ultime elezioni regionali, il 4 settembre in Meclemburgo-Pomerania e il 18 settembre nello Stato di Berlino. Date che hanno segnato invece delle batoste per Merkel, la quale dopo la sconfitta di Berlino ha dichiarato a sorpresa che, sulla crisi dei migranti, se potesse riporterebbe indietro l'orologio. I suoi alleati della Csu, dal canto loro, non hanno ancora assicurato che la sosterranno, ma non avendo un proprio candidato sembra probabile che daranno l'appoggio. E in questa direzione sembrano andare le prime dichiarazioni a caldo: il leader della Csu, Horst Seehofer, ha detto che il partito accoglie con favore la decisione di Merkel. IL 55% DEI TEDESCHI VUOLE 4° MANDATO MERKEL Sessantatré anni a luglio, presidente della Cdu dal 2000 e cancelliera dal 2005, nonostante tutto Merkel ha ancora un forte sostegno popolare. Secondo un sondaggio pubblicato oggi dal giornale Bild, realizzato dall'istituto Emnid, il 55% dei tedeschi si augura un suo quarto mandato; solo il 39% i contrari, cioè l'11% in meno rispetto allo scorso mese di agosto, quando soltanto il 42% sosteneva Merkel in vista di una prossima legislatura. MERKEL SIMBOLO DI STABILITÀ, PER OBAMA ALLEATO ECCEZIONALE Definita recentemente "eccezionale" alleato da Barack Obama, che ha anche dichiarato che voterebbe per lei se fosse tedesco, la cancelliera conservatrice è considerata simbolo di stabilità in Europa nel pieno delle incertezze confermate dal sì del Regno Unito alla Brexit e dall'elezione di Donald Trump alla presidenza degli Stati Uniti. Le viene riconosciuto, in particolare, di avere guidato la più grande economia del vecchio continente durante la crisi della zona euro. E si è guadagnata rispetto a livello internazionale, per esempio tramite la gestione degli sforzi per la risoluzione del conflitto in Ucraina. SPD: MERKEL NON È IMBATTIBILE  Se vincerà le elezioni del 2017, Merkel potrebbe avvicinarsi al record del suo mentore Helmut Kohl, rimasto 16 anni in carica come cancelliere. Quanto alle altre formazioni, i socialdemocratici non hanno ancora scelto il proprio candidato, ma i nomi circolati finora sono quelli del vice cancelliere della Grosse Koalition Sigmar Gabriel, e quello del presidente del Parlamento europeo Martin Schulz. La Spd ha però commentato a caldo la notizia, per bocca del suo vice presidente Ralf Stegner: "Il mito dell'invincibilità è finito", quindi Merkel non è imbattibile. L'INCOGNITA AfD NELLE ELEZIONI 2017 Nonostante sia ancora troppo presto per azzardare ipotesi, stando ai sondaggi nel 2017 potrebbe riproporsi una Grande coalizione. Ma andrà considerato il fattore AfD: il partito xenofobo, che nelle ultime elezioni del 2013 restò fuori dal Bundestag per poco, è adesso in ascesa, ed è già riuscito a entrare in 10 Parlamenti regionali su 16.

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