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George Soros e i milionari americani pronti a schierare un musulmano contro Donald Trump

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L'orizzonte è necessariamente lungo. Anche perché difficilmente Donald Trump lascerà la Casa Bianca prima della scadenza del suo mandato 2020. Ma la macchina democratica uscita sconfitta dalle elezioni dello scorso 8 novembre si è già messa in moto. Gli elettori, o parte di essi, hanno identificato in Michelle Obama la candidata ideale per sfidare The Donald tra 4 anni. Ma gli elettori, si sa, non contano quanto coloro che hanno i soldi e sono in grado di finanziare una campagna elettorale.  Ecco perché George Soros, il magnate indicato come il vero organizzatore delle proteste -anti-Trump di queste settimane, ha deciso di convocare, attraverso la sua Democracy Alliance, una sorta di "club dei milionari" progressisti per decidere le prossime mosse. Secondo quanto riferisce Repubblica, il club ha già in mente due possibili candidati: Keith Ellison, musulmano convertito e già in corsa per la presidenza del partito democratico, e Kamala Harris, la prima donna afro-asiatica-americana a ricoprire il ruolo di procuratore generale della California ed eletta al Senato in questa tornata elettorale.  

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