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Libano, attentato contro l'ambasciata iraniana: 18 morti

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Due kamikaze si sono fati saltare in aria. Un centinaio i feriti

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Sanguinoso attentato contro l'ambasciata iraniana a Beirut: due kamikaze si sono fatti saltare in aria nei pressi della rappresentanza diplomatica, facendo almeno 18 morti e un centinaio di feriti, secondo quanto riferito dalle emittenti pan-arabe al-Arabiya che al-Jazira. Per la tv di Hezbollah, al-Manar, i morti sono 20. L'agenzia ufficiale libanese Nna ha riferito di due kamikaze, uno a piedi e l'altro a bordo di un'autobomba, che si sono fatti saltare in aria. Tra le vittime ci sono le guardie di sicurezza libanese dell'ambasciata e numerosi civili mentre lo staff della rappresentanza diplomatica è rimasto illeso. L'attentato, che ha danneggiato almeno sei edifici nel compound della missione diplomatica e una moschea sciita, è avvenuto nel quartiere di Bir Hassan, una roccaforte di Hezbollah, il movimento sciita libanese filo-iraniano e che ha affiancato il regime di Damasco nella guerra civile in Siria. Nel quartiere a maggioranza sciita c'è anche una sede del «Partito di Dio». Per l'attentato sono stati usati 100 chili di esplosivo, secondo la tv libanese Mtv. Le immagini registrate dall'emittente libanese Al Mayadin, la cui sede è proprio nel popoloso quartiere colpito, hanno mostrato scene agghiaccianti: enormi lingue di fuoco tra gli edifici, auto in fiamme, strade e anche alcuni corpi carbonizzati a terra. Tra le vittime, anche un imam, secondo Al-Mayadin, che appartiene a un gruppo audiovisivo dipendente proprio dall'Iran. Il Libano - Beirut, ma anche la città di Tripoli, più a nord e quasi al confine siriano - è stato teatro di diversi attentati e scontri nei due anni e mezzo di guerra civile nella vicina Siria.

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