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Campagna «Indifesa» contro lo sfruttamento delle bambine

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Raccolta di fondi dell'organizzazione Terre des Hommes per liberare 250 piccole «schiave domestiche» del Perù

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Lavorano 20 ore al giorno, molto spesso senza ricevere alcun compenso. Sono totalmente sottoposte al volere dei datori di lavoro, esposte ai loro abusi verbali, alla violenza fisica e sessuale. È questa la condizione drammatica in cui oggi si trovano a vivere 11,3 milioni di bambine nel mondo. Con la Campagna «Indifesa», Terre des Hommes dice basta alla violenza e allo sfruttamento delle bambine, per liberarle dalla schiavitù e garantire loro un'istruzione adeguata. Le testimonianze sul campo e l'Organizzazione Mondiale del Lavoro hanno lanciato l'allarme per le bambine schiave domestiche. Recluse nelle case dove lavorano, queste bambine non hanno più rapporti con i genitori e con i coetanei e spesso non vanno neanche a scuola e non percepiscono compenso. Un'infanzia negata, privata dell'istruzione e del gioco, un vuoto che segnerà per sempre la loro esistenza. Tra le oltre 11 milioni di minorenni lavoratrici domestiche, sono 7,5 milioni quelle costrette a lavorare in casa di estranei in condizioni inaccettabili. Purtroppo la lista dei diritti negati non si ferma qui: secondo i dati delle Nazioni Unite 1 bambina su 4 ha subito un abuso. E ancora, sono 16 milioni le bambine costrette ad accettare matrimoni e gravidanze precoci mettendo a rischio la loro salute e quella del loro bambino. Infine, 1,3 milioni di bambine sono costrette a prostituirsi. In Italia, le minorenni vittime di reati come la violenza sessuale sono state 1030 nel solo 2011. In due ospedali di Milano e nelle scuole del capoluogo lombardo, Terre des Hommes ha già avviato programmi di prevenzione e protezione sostenuti con i fondi raccolti dalla campagna «Indifesa» in collaborazione con Soccorso Rosa dell'Ospedale San Carlo Borromeo e SVS - Soccorso Violenza Sessuale, della Clinica Mangiagalli. L'obiettivo della campagna dell'associazione è prevenire e contrastare molte delle forme di violenza e discriminazione contro le bambine, in Italia e nel mondo. Dal 30 settembre al 14 ottobre 2013 è possibile contribuire a liberare 250 «bambine schiave domestiche» del Perù, un Paese in cui 3,3 milioni di bambini sono costretti a lavorare. Basta inviare un sms da 2 euro al 45503 da cellulari TIM, Vodafone, WIND, 3, PosteMobile, CoopVoce e Nòverca o da rete fissa TWT; oppure donare 2 o 5 euro da rete fissa Telecom Italia, Infostrada e Fastweb. La Campagna mira anche a sostenere l'istruzione delle bambine domestiche in Ecuador.

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