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Goldman Sachs vede un disastro per l'economia Usa: “Recessione sempre più probabile”

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Il rischio di una recessione negli Stati Uniti è diventato più probabile. Lo affermano gli economisti di Goldman Sachs che hanno anche abbassato le previsioni di crescita del prodotto interno lordo per l’economia a stelle a strisce. In una nota gli analisti di Goldman spiegano che per gli Usa vedono ora una probabilità del 30 per cento di entrare in recessione nel prossimo anno, rispetto al 15 per cento precedente, e una probabilità del 25 per cento di entrare in recessione nel secondo anno se si evita nel primo. Ciò implica una probabilità cumulativa del 48% nei prossimi due anni, rispetto alla precedente stima del 35%.

 

 

Secondo gli economisti guidati da Jan Hatzius, il rischio di recessione è ora «più alto e più carico». «Le ragioni principali sono che il nostro percorso di crescita di base è ora più basso e che siamo sempre più preoccupati che la Fed si senta costretta a rispondere con forza all’elevata inflazione complessiva e alle aspettative di inflazione se i prezzi dell’energia aumentano ulteriormente, anche se l’attività rallenta bruscamente», si legge nella nota. «Non essendoci grandi squilibri da sciogliere - osservano gli economisti - una recessione causata da un moderato eccesso di tensione sarebbe probabilmente poco profonda, sebbene anche le recessioni meno profonde abbiano visto il tasso di disoccupazione aumentare in media di circa 2 punti e mezzo. Un’ulteriore preoccupazione questa volta è che la risposta della politica fiscale e monetaria potrebbe essere più limitata del solito». 

 

 

Goldman Sachs ha mantenuto la previsione di crescita del 2,8% per il secondo trimestre dell’anno, ma ha tagliato le stime dal terzo trimestre fino al primo trimestre del 2023, prevedendo ora una crescita dell’1,75%, dello 0,75% e dell’1%, rispettivamente, in ciascuno di questi trimestri. 

 

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