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Assemblea nazionale Coldiretti: focus su ripresa e consumi

Filippo Caleri
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Dalla manovra di bilancio all'impatto del caro energia, dalle speculazioni sul cibo ai consumi di Natale, dai problemi del lavoro alle tensioni sociali, fino all'impegno per la solidarietà. Saranno questi i temi sotto i riflettori all'Assemblea nazionale della Coldiretti che si tiene oggi a Roma dalle 9 nel centro congressi di Palazzo Rospigliosi in via XXIV Maggio 43 a Roma.

Al centro dell'evento la relazione del presidente Ettore Prandini, di fronte agli agricoltori provenienti dalle campagne italiane su tutto il territorio, sui temi di stretta attualità del Paese. Sarà l'occasione per fare il punto sulla situazione del Paese, l'economia, il lavoro e il settore agroalimentare nel tempo del Covid, con gli interventi confermati in presenza di Simona Bonafè (Segretario regionale del Pd della Toscana), Carlo Calenda (leader di Azione), Giuseppe Conte (Presidente del Movimento 5 Stelle), Stefano Fassina (deputato Leu), Giorgia Meloni (presidente di Fratelli d'Italia) Matteo Salvini (Segretario Federale della Lega) e Antonio Tajani (vicepresidente e coordinatore unico nazionale di Forza Italia). Nel corso dei lavori verrà divulgata l'esclusiva indagine Coldiretti/Ixè «Torna il Natale sulle tavole degli italiani» con le previsioni sui consumi per regali, pranzi e cenoni.

Non solo. Verrà aperta la prima mostra dei cesti gastronomici di Natale con le nuove tendenze post pandemia, dal patriottico al green, dal lusso all'economy, dal beauty al solidale, ma saranno esposti anche i dolci regionali del Natale che va a segnare, quest' anno, un deciso ritorno alla riscoperta delle identità territoriali. Il presidente Prandini potrà celebrare con gli associati un'importante vittoria dell'agroalimentare del Paese. Proprio ieri sono stati firmati i decreti che salvano la spesa Made in Italy con l'obbligo di indicare in etichetta dal primo gennaio 2022 la provenienza dell'ingrediente principale, dal latte ai derivati del pomodoro, dai formaggi ai salumi fino a riso e pasta.

L'annuncio del ministro delle politiche agricole Stefano Patuanelli è stato dato ieri nel corso dell'incontro con Prandini e i dirigenti dell'organizzazione. «I provvedimenti rappresentano un passo determinante per impedire che vengano spacciati come Made in Italy prodotti di bassa qualità provenienti dall'estero che non rispettano i rigidi paramenti di qualità di quelli nazionali» ha spiegato Prandini nel precisare che «la firma dei decreti garantisce trasparenza sulla reale origine su prodotti base della dieta degli italiani che rappresentano buon parte della spesa ma resta ancora anonima l'origine dei legumi in scatola, della frutta nella marmellata o nei succhi, del grano impiegato nel pane, biscotti o grissini senza dimenticare la carne o il pesce venduti nei ristoranti».

L'Italia, che è leader europeo nella qualità, ha il dovere di fare da apripista nelle politiche alimentari dell'Ue - ha aggiunto Prandini - poiché in un momento difficile per l'economia dobbiamo portare sul mercato il valore aggiunto della tracciabilità con l'obbligo di indicare in etichetta l'origine di tutti gli alimenti, venendo incontro alle richieste dei consumatori italiani ed europei». Il provvedimento risponde anche alle richieste di quell'80% di italiani che, secondo il rapporto Coldiretti/Censis, verifica gli ingredienti di cui si compongono gli alimenti da acquistare, scorrendone quella sorta di carta d'identità istantanea che è l'etichetta.

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