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Via libera al Pnrr italiano. A luglio arriva l'assegno Ue da 25 miliardi

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Filippo Caleri
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Il lungo cammino del Recovery Plan italiano è finito. E ora alla fine di luglio arriverà da Bruxelles un assegno con la cifra tonda di 25 miliardi a titolo di anticipo sui 191 miliardi complessivamente a disposizione per rilanciare il Paese dopo la tragedia del Covid. Nessun intoppo o rallentamento. Nessuna polemica tra formiche e cicale europee.  L’Ecofin ha «approvato» il Pnrr dell’Italia, insieme agli altri 11, in un modo «del tutto non problematico» ha sottolineato il ministro dell’Economia Daniele Franco, a Bruxelles.

 

 

C’è stata «molta enfasi sul processo europeo e ringraziamenti alla Commissione», ma non c’è stata una discussione Paese per Paese. Così  ora nelle casse del Mef arriveranno i soldi. Senza emissione di debito italiano, ma grazie alle obbligazioni lanciate dall'Europa nel suo complesso. A via XX settembre sarà girato un assegno da 25 miliardi di euro. Presto.

 

Entro «qualche settimana», entro «luglio» o all’«inizio di agosto», l’Italia dovrebbe ricevere «25 miliardi » di euro di prefinanziamento del Pnrr dalla Commissione Europea ha detto Franco, a margine dell’Ecofin. I soldi ora ci sono. E inizia la parte più difficile: spenderli bene.

 

 

 

 

 

 

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