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Conte firma il decreto per la vendita di Mps. Fratelli d'Italia: "Occhio ai francesi"

Il ministero dell'Economia mette la sua partecipazione sul mercato, attese offerte da investitori italiani ed esteri

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Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato lo scorso 16 ottobre il decreto che autorizza la dismissione dell'istituto Monte dei Paschi di Siena che era finito in mani pubbliche con il piano di salvataggio dopo il rischio di fallimento.

Nel decreto si legge che il ministero dell'Economia è autorizzato a mettere la propria partecipazione sul mercato, aprendo alle offerte di investitori italiani ed esteri. Ed è proprio il rischio che Mps finisca in mani straniere a preoccupare l'opposizione. "La mozione che abbiamo presentato a prima firma di Giorgia Meloni impegna il governo, alla luce della vicenda della vendita di Borsa Italiana, ad assumere tutte le iniziative di competenza necessarie a garantire la stabilità finanziaria dell’Italia e dei nostri titoli pubblici, evitando attacchi speculativi, e la sicurezza degli asset strategici, anche attraverso il corretto e tempestivo utilizzo delle norme sulla golden power" afferma il deputato di Fratelli d’Italia Federico Mollicone. "Inoltre -prosegue - chiediamo al governo di adottare con urgenza iniziative al fine di dare al più presto soluzione alla questione delle sofferenze bancarie e dei crediti deteriorati, che rappresenta un dramma sociale e produttivo, consentendo a cittadini e imprese il riscatto del proprio debito, anche al fine di scongiurare che finiscano preda degli usurai, sostenendo altresì, per quanto di competenza, il flusso creditizio dalle banche alle imprese, particolarmente importante nel difficile periodo per l’economia. I recenti fatti avvenuti nel mondo finanziario confermano l’interesse francese verso gli asset strategici italiani, ma anche i rischi di una loro permanenza in mani straniere. La futura vendita di Monte dei Paschi di Siena da parte del MEF rappresenta una tematica di vera e propria sicurezza nazionale dato che rappresenta la quinta banca italiana per dimensioni".

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