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Moscovici sulla Manovra: "Mano tesa all'Italia ma procedura necessaria"

Davide Di Santo
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Sul bilancio italiano "ci sforziamo per trovare delle soluzioni". Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici, Pierre Moscovici, parlando della manovra italiana in conferenza stampa a Parigi. "Non sono mai stato un partigiano delle sanzioni. Penso che le sanzioni siano sempre un fallimento. Sono sempre stato un commissario favorevole alla flessibilità - ha aggiunto Moscovici - aperto al dialogo tra Roma e Bruxelles, legato a un'Italia che rimanga al centro della zona euro". Per l'Italia "la porta resta aperta, la mano tesa. Dobbiamo cercare con tutte le forze delle soluzioni condivise nell'interesse degli italiani e della zona euro", ha sottolineato.  L'incontro di sabato scorso a Bruxelles con il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker, il premier Giuseppe Conte e il ministro dell'Economia, Giovanni Tria, si è svolto in un clima "utile, costruttivo, amichevole e disteso", ha detto Moscovici sottolineando, tra l'altro, che la riunione ha permesso di "capirsi meglio per cercare di progredire insieme". La procedura d'infrazione contro l'Italia? "Allo stato attuale, per quanto riguarda il debito, sarebbe necessaria...". Ma "non siamo ancora a questo punto", il dialogo con le autorità italiane "continuerà" fino all'ultimo. Moscovici ha ricordato che gli Stati membri hanno ora una settimana "per decidere se avviare o meno" le raccomandazioni dell'esecutivo Ue sulla manovra italiana, anche se "non ho dubbi sul fatto che la confermerebbero". 

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