Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

Tria in audizione: "Manovra da 36,7 miliardi. Vogliamo recuperare la fiducia dei mercati"

Il ministro in Commissione bilancio

Davide Di Santo
  • a
  • a
  • a

La manovra prevista dal Def sarà di 36,7 miliardi di cui 22 in deficit. Lo riferisce il ministro dell'Economia Giovanni Tria in audizione sulla Nadef. "Nel suo complesso - spiega - la manovra è quantificabile in un aumento dell'indebitamento pubblico di circa 22 miliardi di euro nel 2019". Per il 2019 inoltre la manovra prevede interventi di "copertura finanziaria per un ammontare complessivo di 15 miliardi di euro", tra tagli di spesa (per 6,9 mld) e aumenti di entrate (per 8,1 mld).  "Sappiamo tutti che lo spread attuale ma anche quello dell'anno scorso non riflette e non rifletteva i fondamentali dal punto di vista della sostenibilità del debito. Il governo vuole recuperare la fiducia e cercherà di fare di tutto per recuperare la fiducia. Non possiamo però pensare: non abbiamo fiducia e allora non facciamo manovre di crescita. Nessun governo può porsi su questo piano", ha sottolineato il ministro dell'Economia alla Commissione Bilancio di Camera e Senato.  "Nessuno ha voluto mettere in dubbio capacità tecniche dell'Upb ma io credo che il rispetto istituzionale vada in tutte le direzioni", ha poi spiegato il ministro in audizione dopo la bocciatura da parte dell'Ufficio parlamentare di Bilancio della Nadef. "Le strutture tecniche del Mef non sono meno valide di quelle di altre istituzioni", ribatte il ministro nel corso delle risposte alle domande dei membri delle commissioni Bilancio di Camera e Senato. "Non credo che le capacità tecniche e i modelli del Tesoro siano inferiori a quelle di altre istituzioni, credo che l'Upb abbia rispetto delle nostre stime e ha fatto osservazioni puntuali e noi nel pieno rispetto abbiamo risposto" incalza. "Stiamo parlando del Mef e delle sue strutture tecniche che da anni stimano queste cose e usano modelli econometrici validati". 

Dai blog