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Calenda contro la Regione Puglia: "Se non ritira il ricorso l'Ilva chiude il 9 gennaio"

Carlo Calenda

Emiliano: "Sciocchezze". Renzi: "Farò tutto il possibile"

Dario Martini
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"Se la richiesta di sospensiva fosse accolta dal Tar il 9 gennaio l'Ilva di Taranto si avvierebbe allo spegnimento". Così il ministro dello Sviluppo, Carlo Calenda, spiega la conseguenza che ha il mancato ritiro da parte della Regione Puglia e del Comune di Taranto del ricorso contro il decreto con cui il governo ha prorogato l'autorizzazione integrata ambientale per l' Ilva. La risposta della Regione Puglia, attraverso il presidente Michele Emiliano, non si è fatta attendere: "Sono sciocchezze. Il cima era positivo da parte di tutti poi a un certo punto c'è stato uno scambio di sms tra Calenda e De Vincenti e Calenda ha avuto una crisi nervosa. Si è alzato, ha fatto un intervento durissimo ed è andato via". Sul rischio che l'azienda siderurgica sia destinata a chiudere per sempre i battenti, è intervenuto su Twitter anche il segretario del Pd Matteo Renzi: "La chiusura dell'Ilva sarebbe tragico errore per i lavoratori di Taranto, ma anche per tutto l'indotto del Mezzogiorno. Sono pronto a fare tutto ciò che è utile perché il tavolo del ministro Calenda, del governatore e del sindaco produca risultato positivo. Ilva non può chiudere".

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