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Verso detrazioni fiscali del 19% per il nonno che aiuta i nipoti

Filippo Caleri
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Due emendamenti alla manovra per riconoscere il fattore-nonno nel welfare italiano, o almeno nel menage delle famiglie che hanno portato il peso della crisi degli ultimi anni. Sono stati depositati da Alternativa popolare al Senato e presentati in una conferenza stampa dalla capogruppo Laura Bianconi, dal senatore Roberto Formigoni e dal presidente e vice presidente dell'Associazione Nonni 2.0., Pierluigi Ramorino e Giuseppe Zola. «È giusto che lo Stato riconosca -ha detto Formigoni- il valore sociale e dei contributi economici che i nonni danno nella crescita e nell'educazione dei nipoti. E quindi proponiamo non un bonus, ma la detrazione fiscale, fino al massimo consentito del 19%, delle spese sostenute e documentate per scuola, università, attività sportiva, assicurazioni e canone di locazione per studenti fuori sede. Il tutto (625 milioni di euro nel triennio, ndr.) troverebbe le coperture tramite l'aumento delle imposte su giochi e lotterie». Un altro emendamento riguarda la possibilità di ricorrere alle detrazioni nel caso in cui il nonno dà in comodato al figlio o al nipote un proprio immobile. «Per Alternativa popolare -ha detto la capogruppo Bianconi- è il coronamento della nostra battaglia sul versante della famiglia, che parte dagli aiuti per le giovani coppie e, dopo il bonus bebè, arriva fino allo svolgimento naturale rappresentato dal riconoscimento del ruolo dei nonni, che non sono più quelli che stanno ai giardinetti, ma hanno una funzione essenziale per la crescita e anche la tutela dei nostri giovani e giovanissimi».

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