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Guerra sull'uso del Pos, commercianti sulle barricate

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Il governo annuncia sanzioni a chi non accetta il bancomat

Filippo Caleri
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Sì all'uso del Pos, il Point of sales, e cioè il punto di pagamento elettronico per il bancomat e la carta di credito nelle attività commerciali ma no alle sanzioni per chi non si adegua all'obbligo. E semmai esenzione per alcune attività artigianali che si recano nelle case a svolgere le loro prestazioni. Le associazioni dei commercianti scendono in campo dopo le dichiarazioni del viceministro Luigi Casero che ha annunciato l'intenzione, entro settembre, di firmare il decreto che introduce le prime sanzioni (30 euro) per chi rifiuta un pagamento elettronico. Non si tratta di una novità ma solo l'attuazione di quanto previsto fin dal 22 dicembre 2015, con la legge di stabilità 2016. Ma l'accelerazione ha creato mal di pancia nelle categorie degli esercenti. Molti di loro, come nel caso dei benzinai, hanno margini molto bassi sull'attività e i costi delle commissioni per le transazioni rischiano di mangiare una buona fetta dei ricavi. Con alcuni distinguo ieri le categorie hanno alzato le barricate. Per la Confesercenti "l'adozione della moneta elettronica da parte delle imprese italiane continua a crescere a ritmi record. Nel 2016 la base installata di Pos ha raggiunto il numero di 2,18 milioni, con un aumento di 235mila unità sull'anno precedente (+12%) e di quasi 800mila (+58%) rispetto al 2011". In media, negli ultimi cinque anni sono stati attivati ogni giorno più di... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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