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Conti pubblici, la lettera Ue è arrivata

Filippo Caleri
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La lettera che annuncia nuovi sacrifici per gli italiani: più tasse e più tagli alla spesa è arrivata ufficialmente al Ministero dell'Economia. La Commissione europea ha infatti messo per iscritto la necessità di un aggiustamento dei conti. La missiva, spiegano fonti del Tesoro, «è all'attenzione degli uffici competenti che la stanno valutando». Ma il contenuto è chiaro: ottenere dal governo le informazioni sul divario, pari a circa lo 0,2% del Pil, fra gli impegni presi per il 2017 e i dati contenuti nella bozza di bilancio approvata dal governo, in tempo per l'elaborazione delle previsioni economiche di primavera, basate sui dati al primo febbraio, e per il rapporto sul debito pubblico italiano secondo l'articolo 126/3 dei trattati, previsto per le prossime settimane. C'è poco tempo insomma. Ed entro il primo febbraio Bruxelles vuole sapere dove Palazzo Chigi intende reperire i 3,4 miliardi necessari a correggere il bilancio pubblico. Anche se dal Tesoro gettano acqua sul fuoco sull'entità della manovra: "Siamo in contatto con la Commissione e nei prossimi giorni faremo le valutazioni del caso. Se, come e quando intervenire verrà deciso dal Governo nei prossimi giorni». Le opposizioni sono però andate in fibrillazione. "Apprendiamo che la lettera dell'Ue all'Italia è arrivata. Però il ministro Padoan se la tiene nascosta. Avevamo chiesto che la lettera venisse resa pubblica perché non è un affare privato del governo, del ministro Padoan con i suoi referenti in Europa. È un affare dell'Italia. Sapere se dovremo pagare 3,4 miliardi in più di tasse per stare dentro i conti che Renzi ha fatto sballare con la sua politica economica inaccettabile e fatta di mance per comprare il consenso. Domani il governo, su nostra richiesta, sarà in Aula e ci dirà non solo il contenuto della lettera ma anche cosa intende fare» ha detto Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. 

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