Cerca
Logo
Cerca
Edicola digitale
+

La Svizzera mette un tetto ai supercompensi dei manager

SVIZZE-C_WEB

Il referendum di iniziativa popolare per limitare gli stipendi eccessivi ai dirigenti avrebbe ricevuto il 60% dei voti a favore Carcere e multe per le società quotate che pagano troppo i loro vertici

  • a
  • a
  • a

Gli svizzeri avrebbero approvato con il 60% dei voti il referendum di iniziativa popolare sulle remunerazioni eccessive dei manager: è quanto risulta dalle prime proiezioni diffuse dopo la chiusura dei seggi a Ginevra; nel cantone di Zurigo si voterà invece fino alle 18.30Ginevra, 3 mar. Il referendum prevede il rafforzamento dei diritti degli azionisti di impedire il versamento di stipendi e bonus eccessivamente elevati: se dovesse essere approvato la Svizzera si doterebbe del diritto societario "più rigido del mondo", secondo quanto sostengono gli oppositori. Il testo del quesito - battezzato "Iniziativa Minder", dal nome del principale proponente, Thomas Minder - non riguarda che le società quotate in Borsa e prevede anche il divieto delle buonouscite o dei bonus di entrata ("golden hello" e "golden goodbye") oltre che i bonus previsti nei contratti di vendita o acquisizione di una società; il mancato rispetto del divieto verrebbe punito con il carcere a un'ammenda pari a sei anni di salario. Il referendum è stato ostacolato dal governo elvetico, dai partiti, dalla confindustria e persino da alcuni sindacati, preoccupati dalla possibile ricaduta sull'occupazione: l'esecutivo ha presentato un progetto alternativo, meno riformatore, ma che a suo dire "non mette a rischio il successo economico del Paese" e che si applicherebbe a tutte le società anonime, non solo quelle quotate in Borsa. Minder aveva lanciato la sua proposta nel 2006 e sono stati necessari sette anni per procedere dopo che il Parlamento aveva fatto di tutto per cercare di opporsi: in caso di approvazione, per l'applicazione sarà necessario attendere almeno un anno, il tempo necessario per la redazione e approvazione del relativo progetto di legge; se il referendum venisse bocciato, sarà la riforma alternativa proposta dal governo ad entrare direttamente in vigore.

Dai blog