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Meno italiani usano i vettori nazionali

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Èquanto emerge dal report dell'Istat sul «Trasporto aereo in Italia» nel 2011. Fra il 2003 e il 2011 è progressivamente scesa, dal 66 al 40%, la quota di utilizzo dei vettori italiani da parte dei passeggeri in arrivo e in partenza dagli aeroporti della Penisola. Questa tendenza, dovuta al diffondersi in Europa dei voli di vettori low cost, che hanno sottratto consistenti quote di mercato ai tradizionali vettori italiani, si è, appunto, accentuata tra il 2007 e il 2011, con un calo di 16 punti percentuali. La percentuale di passeggeri che utilizza voli low cost è pari al 46%, ma scende al 28% se si considerano solo le linee aeree italiane. L'Italia, sempre secondo il rapporto dell'Istat, con una quota del trasporto europeo pari al 9,6%, si colloca al quinto posto nell'Ue per numero di passeggeri trasportati, dopo Regno Unito (16,5%), Germania (14,5%), Spagna (13,5%) e Francia (10,9%).

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