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La vendita di Flammarion è vicina Il titolo vola

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Sull'ondadi ipotesi di stampa su una chiusura della cessione entro la fine di questa settimana il titolo dell'editore del Corriere della Sera è volato in Borsa e, dopo una serie di stop al rialzo, ha chiuso la seduta col miglior risultato del listino: +23,15% a 0,61 euro. «Sono in corso le negoziazioni in esclusiva con il gruppo Gallimard, le quali, sebbene in fase avanzata, non consentono allo stato di formulare indicazioni precisa circa le condizioni ed i valori della possibile cessione», ha frenato la società in una nota diffusa su richiesta della Consob. Le negoziazioni in esclusiva durano da poco meno di due settimane, dopo che Gallimard è rimasta la sola pretendente di Flammarion, casa editrice acquistata da Rcs dodici anni fa. Per quanto l'obiettivo sia di chiudere a breve, la sensazione - da quanto si apprende - è che la firma non sia in arrivo oggi. Le discussioni risultano ancora aperte, tra l'altro, sul prezzo, che dovrebbe attestarsi sotto i 250 milioni, cifra comunque sufficiente ad evitare alla società italiana di dover valutare il ricorso a un aumento di capitale, non gradito ai soci. Prima della fine di giugno si riunirà intanto il Cda del gruppo milanese anche se non è detto che un eventuale accordo per la cessione di Flammarion debba passare necessariamente per il consiglio. Nelle trattative per la vendita resta impegnato il vice direttore generale del gruppo Riccardo Stilli, che esercita le funzioni vicarie del direttore generale, in attesa dell'arrivo, previsto il primo luglio, del nuovo amministratore delegato Pietro Scott Jovane, nominato dal board il 25 maggio.

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