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Indagine Grandi società hanno saputo della revisione al ribasso dei ricavi e declinato l'Ipo Fondi informati hanno snobbato Facebook

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Secondoil Wall street journal, almeno due fondi, Capital research & management e Fidelity investments, avrebbero ricevuto dagli analisti indicazione di declinare l'offerta di Facebook e non ordinare durante il road show del social network. A essere penalizzati sarebbero stati invece i piccoli investitori che, non avendo ricevuto analoghe indicazioni, si sono ritrovati a perdere cifre significative sulla scia del brusco calo del titolo dopo la quotazione. Le banche che hanno seguito l'ipo, Morgan Stanley in testa, si difendono dicendo di avere seguito per la quotazione di Facebook le procedure standard per tutte le ipo e di avere diffuso le informazioni attenendosi alle regole previste. Proprio questo è il punto su cui indagano le autorità e al centro della causa collettiva avviata da alcuni investitori. Intanto dopo l'ipo flop dello scorso 18 maggio e i problemi tecnici che hanno ritardato l'avvio delle contrattazioni del titolo di Facebook sul Nasdaq, il social network starebbe valutando la possibilità di spostarsi sul New york stock exchange. Secondo indiscrezioni riportate dalla televisione Cnbc, rappresentanti del Nyse avrebbero contattato la società, anche se ufficialmente non ci sono trattative in corso. Anzi, fonti della borsa newyorkese sottolineano che «non sarebbe appropriato discutere della questione in questo momento». Fonti vicine a Facebook, dicono che il social network sarebbe aperto a trattare un passaggio dal Nasdaq al Nyse. Secondo gli esperti non ci sarebbero problemi tecnici nel passaggio.

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