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Mediaset crolla in Borsa (-11%) Ora vale meno di 2 miliardi

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Gli utili in calo e la flessione della pubblicità affondano il titolo

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Ilproblema è nato quando il gruppo televisivo ha reso noti i conti del primo trimestre dell'anno, comunicati alla vigilia a mercati chiusi. Le banche d'affari hanno diffuso i loro report: tutti negativi, dopo che Mediaset tra gennaio e marzo ha accusato un calo dell'utile dell'85% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ora la capitalizzazione di Borsa del gruppo di proprietà della Fininvest di Silvio Berlusconi è scesa sotto i due miliardi di euro e l'analisi dell'andamento di Piazza Affari parla chiaro: -65% dal maggio scorso, ultimo momento in cui il titolo si muoveva su livelli di calma, sopra i 4 euro. Più complesso, secondo gli operatori, un giudizio su un possibile effetto dalle dimissioni di Berlusconi da presidente del Consiglio: è vero che nelle due settimane immediatamente successive all'uscita del fondatore da Palazzo Chigi, Mediaset aveva ceduto il 25% del suo valore (il 40% a oggi), ma poi aveva recuperato. Così come è vero quello che dicono i vertici del Biscione, specie per quanto riguarda raccolta pubblicitaria: nel recente passato i migliori risultati sono stati ottenuti durante i governi Prodi e D'Alema.Il problema è sempre lo stesso: la crisi sta frenando drammaticamente gli investimenti pubblicitari anche nelle televisioni e cresce solo la raccolta Internet, un comparto dove Publitalia si sta muovendo solo adesso, con annunci di importanti accordi attesi a breve. Anche l'idea di differenziarsi nella pay tv con Mediaset Premium viene giudicata positivamente, ma fatica a raggiungere il pareggio per colpa soprattutto del taglio dei consumi deciso dagli italiani. Così non basta neanche il gran colpo della fusione Ei Towers-Dmt, che ha creato il colosso che controlla buona fetta del mercato delle torri per la diffusione dei segnali televisivi e tlc.

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