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Cessione più vicina per La 7 Ti Media decolla in Borsa (+21%)

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Rumors sulla vendita. Consob chiede lumi. Telecom: esaminiamo le opzioni

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Perl'intera giornata di contrattazioni l'azione è rimasta in asta di volatilità, e ha segnato in chiusura un balzo del 21,78% a 0,17 euro. Il mercato scommette sull'arrivo di acquirenti che porterebbero denaro fresco nelle casse della rete televisiva sulla quale Telecom non intenderebbe continuare ad investire. Le indiscrezioni danno più di un soggetto interessato all'affare, anche se il più gettonato, il Gruppo Espresso, ha fatto sapere che non sono in corso trattative e che non intende commentare le ultime notizie. Le fluttuazioni vertiginose in Borsa hanno fatto scendere in campo la Consob. E in una nota Telecom Italia ha successivamente precisato che il 9 maggio «verranno esaminate le diverse opzioni strategiche riguardanti la partecipazione di controllo in Telecom Italia Media». È da tempo che la società è in cerca di un partner per gestire l'attività editoriale del gruppo, che non sarebbe considerata strategica dagli azionisti, tra cui Mediobanca, a corto di liquidità soprattutto in questa fase di crisi. Mercoledì quindi dovrebbe essere decisa lo scissione tra le reti e i canali televisivi, con l'obiettivo di cedere gli asset entro fine anno. Non è escluso che si punti in via prioritaria alla cessione dei tre multiplex posseduti. Gad Lerner, volto storico di La7, ha sostenuto in un'intervista al Corriere della Sera, che Telecom potrebbe «volersi pensare davvero come editore televisivo». Il direttore del TgLa7 Enrico Mentana ha detto invece a Il Giornale che «oggi ha più senso impegnarsi nel business televisivo» e che Carlo De Benedetti, patron de L'Espresso, «è il benvenuto» ma che la rete non si trasformerà «in TeleRepubblica». Al momento oltre a De Benedetti, che aveva frenato sull'acquisto affermando che l'ad di Telecom Franco Bernabè dovrebbe pregarlo, ci sarebbero Urbano Cairo di Cairo Communication, concessionaria di pubblicità per La7, e il finanziere franco-tunisino Tarak Ben Ammar.

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