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Le idee di Marini per il rilancio pontino

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PaoloMarini, al suo debutto da presidente di Confindustria Latina, presenta le linee programmatiche del suo primo mandato che coincide con un periodo complesso anche per una provincia che malgrado alcuni punti deboli del sistema economico vanta eccellenze spesso poco valorizzate. Marini vuole far volare alto l'associazione come ha fatto con l'Icap Group, l'azienda metalmeccanica di cui è titolare che con i suoi sistemi automatici robotizzati per il settore automobilistico, farmaceutico, del vetro, della manipolazione bobine e della general industry, ha conquistato fette di mercato in Cina, Brasile e Usa. Il piano strategico che Marini ha proposto ai 700 associati parte dalle eccellenze (chimico-farmaceutico, metalmeccanico, agroalimentare) e punta su un polo tecnologico per incrementare il valore aggiunto del territorio, passando per un'importante leva di sviluppo come l'occupazione giovanile, favorendo le aggregazioni ossia i contratti di rete, puntando su progetti coordinati come la gestione del ciclo dei rifiuti. Non senza prevedere l'incremento degli investimenti, pensando a un recupero delle imposte per le aziende che investono e avviando un nuovo rapporto con le parti sociali per avere come obiettivo unico la sopravvivenza delle imprese. Per il numero uno di Confindustria Latina, che ha tra gli iscritti anche il neo presidente nazionale Giorgio Squinzi, l'ottimismo è il profumo della vita anche a costo di proporre un piano strategico vagamente scollato dalla realtà. «Scollato dalla realtà, forse, ma volutamente. Perché nella nostra vita quotidiana possiamo vivere pensando ai conti da pagare o possiamo progettare - spiega Marini- Tutto questo invece è necessario per invertire la rotta, per utilizzare meglio le risorse, per cambiare e ripartire».

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