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Si lima il testo. Occhio ai servizi locali

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Sultesto, che introduce per lo Stato una serie di poteri speciali per la difesa dalle scalate ostili di settori ritenuti strategici come la difesa, l'energia, le tlc e i trasporti, si è aperto un tavolo tecnico-politico nel quale governo, relatori e gruppi parlamentari potranno concordare delle modifiche. Le proposte di modifica presentate in Commissione sono 72, provenienti da tutti i gruppi. Il voto inizierà oggi con l'obiettivo di arrivare nell'aula di Montecitorio l'11 aprile.Tra i possibili settori di intervento c'è quello del raccordo delle norme con quelle relative ai servizi pubblici locali. «Questa - sottolinea il presidente della commissione Bilancio della Camera, il leghista Giancarlo Giorgetti - può essere un'occasione per disboscare la giungla normativa che abbiamo contribuito a creare in questi anni, altrimenti il rischio è quello di trovarsi senza neanche più un albero da tagliare...». E, sempre dal Carroccio arriva la richiesta di intervenire sulle Authority. Per il Pdl, invece, è necessario modificare il decreto per quanto riguarda i criteri in base ai quali lo Stato può opporre il veto all'acquisto di partecipazioni da parte di un soggetto qualsiasi nel caso della difesa, solo extra Ue nel caso nell'energia, tlc e trasporti.

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