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Squinzi contro Bombassei sull'articolo 18

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«Bombasseiè un signor imprenditore, ma sull'articolo 18 io non la vedo affatto come lui. Per me la licenziabilità dei dipendenti è forse l'ultimo dei nostri problemi». Giorgio Squinzi, numero uno della Mapei ed ex presidente di Federchimica, marca così la distanza dal concorrente più diretto. Immediata la replica di Bombassei. «Nessuno strumentalizzi un tema così importante. Sulla flessibilità in entrata e in uscita dal mercato del lavoro ho sempre tenuto la posizione condivisa in Confindustria». Insomma il testa a testa tra i big è già entrato nel vivo mentre ieri la giunta di Confindustria ha nominato i tre saggi (Luigi Attanasio, Antonio Bulgheroni e Catervo Cangiotti) che avvieranno le consultazioni della base degli industriali in modo da individuare i candidati, da portare all'attenzione della Giunta che, il 22 marzo, designerà la nuova guida confindustriale. Sia Attanasio che Bulgheroni hanno già ricoperto questo ruolo nel 2004 e nel 2008 per l'elezione di Montezemolo e di Marcegaglia. Bombassei ha già iniziato il suo road show, intensificando i contatti con le territoriali e le associate. Ieri Squinzi è entrato di peso nel dibattito sul mercato del lavoro. «Io sono per il dialogo con il sindacato anche in anni difficili come questi. Non ho mai ridotto il personale, nè mai chiesto un'ora di cig e non ho un precario fra i miei dipendenti. Da presidente della Federchimica, poi, ho siglato sei contratti nazionali senza un'ora di sciopero».

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