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Via libera del cda del Monte dei Paschi si Siena al piano per l'Eba illustrato dal nuovo direttore generale Fabrizio Viola.

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Intutti i casi si ottiene l'obiettivo di superare l'asticella del 9% di core tier1 richiesto dall'Eba. L'autorità guidata da Andrea Enria ha effettuato l'esercizio per la patrimonializzazione delle grandi banche europee di fronte alla crisi del debito sovrano. L'intervento, secondo indiscrezioni, punta su tre filoni principal: le azioni di capital management (i due prestiti fresh), l'ottimizzazione delle attività ponderate per il rischio, le dismissioni di attività non strategiche tra le quali gli immobili non strumentali che hanno un valore di libro di 500 milioni, le joint venture per le società prodotto come consum.It. Secondo simulazioni di alcuni analisti nel conto andrà messo anche la mancata distribuzione del dividendo quest'anno: 150-200 milioni che aggiungono circa 15-20 punti base al coefficiente patrimoniale. Il piano verrà inviato oggi alla Banca d'Italia assieme a quelli degli altri istituti coinvolti nella richiesta dell'Eba (Banco Popolare e Ubi). Il Monte dei Paschi secondo l'esercizio Eba ha un gap di capitale pari a 3,2 miliardi. Intanto Francesco Gaetano Caltagirone, vice presidente di Mps, fa cassa con le azioni della banca senese. Quattro diverse società del gruppo dell'imprenditore romano (Fincal, Mantegna, Capitolium e Finced) hanno venduto sul mercato tra il 13 e il 18 gennaio 119,24 milioni di azioni della banca, pari all'1,08% del capitale ordinario, per un controvalore complessivo di circa 25,6 milioni. Le azioni, viene segnalato nei comunicati sull'internal dealing, sono state cedute tra il 13 e il 18 gennaio a prezzi compresi tra 0,20 e 0,23 euro l'una. Caltagirone, all'esito dell'aumento di Mps della scorsa estate, aveva circa il 4,7% di Rocca Salimbeni.

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