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Antitrust: liberalizzare servizi pubblici, poste ed energia

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Uno sportello bancomat delle Poste

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Dai servizi pubblici locali alle Poste, dai trasporti alle banche e all'energia, fino alle professioni e alla semplificazione dell'attività amministrativa. Sono questi i capitoli su cui si concentrano le proposte tecniche dell'Antitrust "per rimuovere gli ostacoli che ancora si frappongono all'apertura dei mercati e per promuovere la concorrenza". Per l'Authority è "necessario accompagnare le liberalizzazioni con interventi che garantiscano l'equità sociale e che favoriscano, anche attraverso le opportune riforme del diritto del lavoro, nuove opportunità di inserimento per i soggetti che ne uscissero particolarmente penalizzati". Liberalizzazioni con garanzia di equità Le proposte tecniche sono contenute nella segnalazione dell'Antitrust, firmata dal presidente Giovanni Pitruzzella "e finalizzate a rimuovere ogni ostacolo all'apertura dei mercati, per meglio promuovere la concorrenza, la competitività e la crescita del Paese. Un contributo offerto a Governo e Parlamento - sottolinea l'Authority - nel pieno rispetto della loro autonomia politica e costituzionale ma anche nella consapevolezza che in questa fase storica ci siano tutte le condizioni perché possa finalmente realizzarsi un circolo virtuoso tra Istituzioni rappresentative, forze politiche e Autorità indipendenti volto a conseguire l'interesse generale, superando gli egoismi di parte e le resistenze di quegli interessi consolidati che le politiche di liberalizzazione finiranno inevitabilmente per intaccare". Secondo l'Antitrust, lo strumento con cui procedere è "la legge annuale sulla concorrenza. Per vincere ostacoli e resistenze dei gruppi che si sentono danneggiati - mette in evidenza - occorre infatti recuperare la dimensione dell'interesse generale e la sua prevalenza sui vari egoismi di categoria, procedendo con interventi di ampia portata che contestualmente sciolgano i nodi anticoncorrenziali su mercati diversi e con attori economico-sociali differenti". "L'Antitrust - si legge ancora nella nota illustrativa delle proposte - ha consapevolezza che per superare le numerose incrostazioni corporative e le resistenze dei grandi attori economici ad un'effettiva apertura del mercato, la politica di liberalizzazioni dovrà inevitabilmente essere una sorta di work in progress; ma l'urgenza della crisi richiede di non indugiare e di attuare gli interventi di immediata applicazione". "Ugualmente - evidenzia - non vanno sottovalutati i costi sociali sottesi, nel brevissimo periodo, alle liberalizzazioni. Per questo l'Autorità invita le istituzioni della democrazia rappresentativa e le forze politiche ad accompagnare le misure di liberalizzazione con altri interventi diretti a garantire l'equità sociale".  

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