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Edison francese. Edipower agli italiani

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Il riassetto si chiude con la vendita della società energetica a Edf

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Dopolunghe ed estenuanti trattative i transalpini di Edf hanno infatti conquistato il controllo di Edison, dove salgono all'80,7% del capitale. In cambio cedono il controllo di Edipower, che sarà al 100% in mani italiane. Si conclude così in sintesi, l' accordo preliminare per il riassetto del gruppo di Foro Buonaparte, raggiunto dopo una maratona notturna. L'intesa prevede che Edf acquisti il 50% di Transalpina d'Energia (Tde), la holding che possiede il 61,3% di Edison, da Delmi, società che raggruppa gli azionisti nazionali, A2a e Iren in testa. L'acquisizione avverrà a un prezzo per le azioni Edison di 0,84 euro, poco superiore ai corsi di Borsa e sotto le iniziali richieste degli italiani, ed è condizionata alla conferma da parte della Consob che il prezzo dell'Opa obbligatoria non sia superiore a tale valore. Ma su questo fronte non dovrebbero esserci sorprese. Per quanto riguarda invece Edipower, Delmi acquisirà da Edf il 50% oggi in mano a Edison, e la quota del 20% della svizzera Alpiq, rispettivamente per 600 e 200 milioni di euro. La ex Genco (impianto di produzione di energia elettrica) sarà quindi tutta italiana: 70% a Delmi, 20% ad A2a e 10% a Iren. Il suo rifornimento di gas sarà garantito da contratti di fornitura, a condizioni di mercato, con Edison, per il 50% del fabbisogno sui prossimi 6 anni. L'accordo dovrà ora essere approvato dai cda delle società coinvolte, al più tardi entro il 31 gennaio; la firma dei contratti definitivi dovrà arrivare per il 15 febbraio, la chisudra definitiva dell'operazione entro il 30 giugno. Il nuovo assetto, ha sottolineato il direttore finanziario di Edf, Thomas Piquemal, permetterà di semplificare la governance di Edison, e ridurre il suo indebitamento di 1,1 miliardi di euro, tanto vale il debito di Edipower. Cosa che, ha sottolineato, dovrebbe «rassicurare le agenzie di rating», dopo che nei giorni scorsi Fitch ha declassato a «junk» il debito della società. No comment, invece, su un eventuale aumento di capitale di Edison mentre il 29 dicembre resta in agenda il Cda di Foro Buonaparte sul fabbisogno finanziario (nonchè i consigli di A2a) Per Delmi, la cessione della quota in Tde a 0,84 euro per azione Edison comporterà una minusvalenza intorno a 1 miliardo di euro, dato che la società ha in carico le azioni a un valore unitario di 1,5 euro. Ma la holding punta a ridurre l'onere grazie al disavanzo di fusione che emergerà dall'integrazione con Edipower. «Particolarmente soddisfatto» dell'intesa raggiunta il ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, al centro dei frenetici negoziati dei giorni scorsi. «Con il presidente Proglio - ha aggiunto - abbiamo condiviso una comune visione del mercato e da lui ho avuto conferma del rilevante impegno di lungo termine del gruppo Edf in Italia, anche attraverso Edison». Delusa invece la Borsa, che sperava probabilmente in un premio più elevato sul prezzo delle azioni Edison (-1,74% a 0,817 euro). Brindano invece A2a (+2,71%) ed Iren A2A (+2,95%).

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