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Bene l'asta dei Bot ma lo spread risale

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Una macchinetta contabanconote euro

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Grande successo per l'asta odierna dei Bot semestrali: sono stati tutti collocati i 9 miliardi di buoni con rendimenti praticamente dimezzati. La domanda è stata quasi il doppio dell'offerta. Il buon andamento dell'asta ha rilanciato le Borse e fatto scendere, ma solo temporaneamente, lo spread che ha chiuso la seduta sopra la soglia psicologica dei 500 punti base a 510 per la terza seduta consecutiva. Il rendimento del decennale resta inchiodato al 7%. Giornata a due facce per Piazza Affari: nella prima parte della seduta ha usufruito del buon esito dell'asta dei titoli di Stato, poi ha ripiegato insieme all'Europa e a Wall Street: l'indice Ftse Mib ha segnato una perdita finale dello 0,85% a 14.796 punti, l'Ftse All Share un ribasso dello 0,75% a quota 15.557. Ancora vendite su Fondiaria Sai: dopo il calo della vigilia di quasi l'8%, il titolo è stato il peggiore nel paniere principale della Borsa milanese e ha chiuso in ribasso del 5,38% a 0,615 euro. Ha invece tenuto la controllante Premafin (-0,68% a 0,117 euro), stabile Milano assicurazioni, salita dello 0,93% a quota 0,239. Male il settore del credito: il Banco popolare ha ceduto il 3,92% finale, Mediobanca il 3,27%, Ubi il 2,69%, mentre hanno provato a tenere le due 'big', con Unicredit che ha comunque perso lo 0,99% e Intesa SanPaolo lo 0,47%. In evidente calo anche Mediaset (-3,06%), Fiat (-2,65%) e Parmalat (-1,84%), mentre Campari è salita dell'1,56% e Lottomatica del 2,11% dopo dati positivi sulle carte prepagate. Tra i titoli minori, Rdb dopo lunghi passaggi in asta di volatilità è salita del 37,18% finale grazie alla sottoscrizione dell'aumento di capitale, mentre la finalizzazione degli accordi di rifinanziamento per Prelios è stata ben accolta: il titolo del gruppo immobiliare ha concluso la seduta in crescita del 6,48%.

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