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Esuberi per 1.243 lavoratori. Cantieri navali senza futuro

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Durol'attacco del segretario generale della Fiom, Maurizio Landini, che denuncia «la responsabilità politica» del governo in merito all'accordo separato. «Il governo non ha fatto niente, avevamo chiesto alla fine della scorsa settimana una convocazione delle parti al Ministero dello Sviluppo economico, ma non è stata detta una parola». Landini ha poi sottolineato che Fincantieri «ha agito scientemente per arrivare all'accordo separato, che prevede anche più esuberi rispetto al precedente piano, c'è una riduzione secca di occupazione mascherata». Il piano poi ritirato stabiliva «1.125 esuberi più le chiusure di Castellammare e Sestri, ora gli esuberi sono 1.243 e non ci sono impegni su quei due stabilimenti». Landini ha ricordato che quando Fincantieri ha ritirato il piano industriale «era previsto l'avvio di un percorso, con un ruolo attivo del governo, per arrivare a un nuovo piano industriale che doveva rapportarsi con l'europa. Peraltro, in Europa sono stati stanziati miliardi per la rottamazione delle navi e la produzione di imbarcazioni ecologiche».

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