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La crisi colpisce Ryanair, a terra 80 aerei

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Ipasseggeri della società irlandese - la più grande aviolinea low cost europea, sono infatti calati per la prima volta nella storia della compagnia aerea. Un mix letale di alti prezzi del petrolio e crollo dei consumi in Europa ha dunque messo a segno un duro colpo, costringendo Ryanair a bloccare a terra 80 velivoli. Il numero dei viaggiatori il mese scorso è infatti calato dell'8%. La crisi, ad ogni modo, non è il solo fattore da prendere in considerazione. La compagnia guidata da Michael ÒLeary, stando a diversi analisti, ha infatti raggiunto il punto limite della sua espansione e devo ora decidere cosa fare da grande. Intanto, però, oltre a bloccare gli aerei - il doppio dell'anno passato - l'aviolinea affronterà il lungo inverno europeo tagliando rotte e riducendo le frequenze. «Come già anticipato», ha detto al Times un portavoce della compagnia, «il traffico invernale nel 2011-2012 calerà del 4%». I conti, detto questo, sono per adesso in salvo. Ryanair, nei sei mesi fino alla fino dello scorso settembre, ha messo a segno un profitto di 544 milioni di euro e si aspetta di chiudere l'anno con 440 milioni.Il che significa una perdita di 104 milioni durante i mesi invernali. Intanto il Consiglio di Stato ha confermato le sanzioni per oltre 500mila euro inflitte dall'Antitrustre. Respinta l'istanza con cui la compagnia aerea chiedeva di sospendere le multe in attesa della discussione nel merito del ricorso proposto davanti al Tar del Lazio.

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