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Segno più a Piazza Affari Bund e Btp sotto pressione

Borse e mercati

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Piazza Affari inverte la tendenza fortemente negativa registrata nelle ultime tre sedute e procede tonica nella prima parte della mattinata, maglia rosa in Europa. A circa un'ora e mazza dall'avvio delle contrattazioni, l'indice Ftse Mib segna un +1,77% (dopo aver toccato un massimo di oltre +2%) a 14,163 punti, mentre l'All Share guadagna l'1,50%. In calo lo spread tra i Btp decennali e i Bund tedeschi (scesi sotto i 500 punti), nel giorno del primo incontro tra Mario Monti, Angela Merkel e Nicolas Sarkozy. Su un paniere principale privo di segni meno, tonica Intesa Sp (+4,07%) in attesa che il consiglio di sorveglianza nomini il nuovo amministratore delegato. Molto bene anche Ubi (+4,50%) e Unicredit (+2,89%). Nell'energia in luce Saipem (+2,39%, con Citigroup che ha alzato il prezzo obiettivo da 32 a 40 euro). In evidenza Finmeccanica (+3,23%). Bene la galassia Agnelli, Fiat (+3,26%) e il titolo industrial (+3,34%). E Pirelli (+3,02%). Riesce il rimbalzo anche agli altri listini europei in una giornata caratterizzata da bassi volumi di scambi per la festività del Giorno del ringraziamento e la chiusura dei mercati Usa. Londra avanza dello 0,5%, Francoforte dell'1,56% e Parigi dell'1,59%. Cresce dell'1,93% Atene e dell'1,04% Madrid. I BUND SUPERANO I TITOLI GB Resta scosso il mercato dei titoli di Stato dell'area euro, dopo il clamoroso fiasco subito ieri dalla Germania all'asta dei Bund, che per la prima volta dall'inizio della crisi sembrano aver a loro volta risentito di un effetto contagio delle tensioni che da molto tempo bersagliano le emissioni dei Paesi della periferia. E sono proprio i titoli tedeschi a restare a loro volta sotto pressione, subendo nuovi aumenti dei rendimenti, che seppur contenuti fanno loro sorpassare i tassi degli equivalenti della Gran Bretagna, i Gilt. A metà mattina i rendimenti dei Bund decennali salgono al 2,24 per cento, secondo Bloomberg, quelli dei Gilt si attestano al 2,20 per cento. E' la prima volta da inizio 2009, notano alcuni osservatori, che i tassi retributivi dei Bund superano quelli dei titoli britannici. La questione continua a farsi sentire in negativo su tutto il comparto obbligazionario governativo dell'area euro, a dispetto dei rimbalzi che le Borse europee stanno tentanto dopo i forti cali di ieri. Sui Btp italiani a 10 anni in apertura i rendimenti sono tornati a superare la soglia da allarme rosso del 7 per cento, per poi moderarsi lievemente al 6,94 per cento. Complici invece queste tensioni sui Bund, si stringe invece il differenziale (spread) tra Btp e titoli tedeschi, a 471 punti base. SEGNO PIÙ IN EUROPA Anche le altre Borse europee tentano il rimbalzo, dopo aver perso il 7% in cinque sessioni, e partono positive. A Londra l'indice Ftse avanza dello 0,3%. A Francoforte il Dax e a Parigi il Cac 40 crescono dell'1%. In rialzo dello 0,8% Madrid. Leggero rialzo per le Borse asiatiche: Hong Kong chiude positiva dello 0,4% e Seul avanza dello 0,67%. Male Tokyo che perde l'1,8% e risente ancora della deludente asta dei bund, dopo che ieri era rimasta chiusa per festività. Shanghai cresce dello 0,1%.  

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