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Borse, dopo un avvio in rosso Piazza Affari vira in positivo

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Una broker al lavoro in una sala operativa di una banca milanese

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Partenza a passo di gambero per le principali Borse europee, frenate ancora una volta dalle tensioni sul debito pubblico, come evidenziato dal differenziale tra titoli italiani e spagnoli rispetto ai Bund tedeschi, praticamente sullo stesso livello a quota 500 punti. Fanno meglio le obbligazioni del tesoro francese (Oat), che viaggiano a 175 punti, in calo rispetto ai 200 superati nella vigilia. Le vendite colpiscono oggi la chimica, dopo la revisione al ribasso delle stime sui risultati di fine anno da parte della finlandese Kemira (-8,76%), a seguito delle difficili condizioni del mercato. In calo anche Yara International (-2,27%), Syngenta (-1,42%), Croda (-0,99%) e Bayer (-1,28%). In campo bancario cedono Kbc (-3,07%), Lloyds (-2,43%), Credit Suisse (-1,89%) e Barclays (-1,55%), a differenza di Ubs (+0,86%) che ha presentato ieri il piano industriale. A due velocità Unicredit (+0,81%) e Intesa Sanpaolo (-0,25%) a Milano. Piazza Affari parte in rosso assieme a tutte le altre principali borse europee. A Milano il Ftse Mib scivola dello 0,6%a 15.106 punti, mentre l'All share scende dello 0,58% a 15.889 punti. La situazione in Europa rimane preoccupante con Francia e Spagna che, dopo l'Italia sono finite ora sotto attacco. Ieri i rendimenti francesi e spagnoli sono saliti a livelli record, con la spagna che ha collocato titoli di stato al tasso record del 6,9% e la francia al 2,82%. Anche gli spread sui bund tedeschi hanno raggiunto livelli massimi dall'introduzione dell'euro: lo spread bonos/bund, dopo aver superato la soglia psicologica dei 500 punti, ora tratta intorno a 499 e il differenziale oat/bund, ieri sopra il livello di 200 punti, ora si attesta a 175 punti base. In italia lo spread btp/bund quota a 501. Oggi gli occhi sono puntati sull'incontro tra la cancelliera tedesca, angela merkel e il primo ministro inglese, david cameron: tra i due paesi la tensione è alta vista l'intenzione della gran bretagna di indire un referendum sulla revisione dell'unione europea e i timori di un deragliamento del pacchetto di salvataggio della zona euro. Continuano a tenere banco i temi politici: dopo la formazione del nuovo governo italiano, nel week end si terranno le elezioni spagnole. Milano vira in positivo e migliorano anche le altre Borse europee grazie all'allentamento della tensione sui titoli di stato, in particolare in Italia, Spagna e Francia. Lo spread con i bund tedeschi, dopo i record della vigilia e il balzo di questa mattina, scende infatti rispettivamente a 482, 484 e 164 punti base. Parigi azzera le perdite e segna -0,03%, Madrid passa in positivo (+0,25%) e Milano sale dello 0,22%. In calo Londra (-0,80%) e Francoforte (-0,24%). Continuano a moderarsi le tensioni sui titoli di Stato dell'Italia che vede allargarsi il divario che oggi, dopo mesi, ha riconquistato in termini di rendimenti e differenziali più bassi rispetto alle emissioni della Spagna che pure a loro volta assistono ad un moderarsi delle pressioni. Mentre alla Camera è atteso il voto di fiducia sul governo approntato da Mario Monti, dopo quello a schiacciante maggioranza incassato ieri al Senato, a tarda mattina i rendimenti sui Btp a 10 anni dell'Italia calano a 6,71 per cento, dal 6,84 per cento cui si attestavano in apertura; il loro scarto, o "spread" rispetto ai Bund equivalenti della Germania scende a 482 punti base (4,82 punti percentuali). Intanto sui titoli di stato spagnoli a 10 anni i rendimenti si attestano al 6,78 per centro, secondo Bloomberg, dal 6,79 per cento in apertura, e il loro spread sui Bund cala a 489 punti. In un clima di perdurante tensione e volatilità dei mercati questi livelli tendono a modificarsi repentinamente. Tentativi di risalita alla Borsa di Milano, con un più 0,2 per cento el Ftse-Mib mentre la maggior parte delle Borse europee restano ribassiste. Negli scambi mattutini i rendimenti dei Btp hanno toccato un picco al 6,95 oper cento e lo spread sul Bund ha toccato 509 punti base. I Bonos spagnoli hanno invece visto i rendimenti toccare il 6,90 per cento e il loro spread sul Bund ha raggiunto un picco di 503 punti base. Nelle passate settimane lo spread dei titoli italiani era salito a valori molto più elevati di quello della Spagna, ma nelle sedute più recenti, con il formarsi del nuovo governo Monti, le distanze si sono via via ridotte, mentre la Spagna subisce rinnovate tensioni all'avvicinarsi delle elezioni generali.  

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