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Le borse europee viaggiano in positivo

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Borsa valori in ulteriore rialzo nel pomeriggio, beneficiando dell'ok del Senato alla legge di stabilità e di un nuovo lieve calo dello spread a 458 punti. L'indice Ftse Mib segna un progresso del 3,09%, All Share a 2,79%. Spazio per Telecom che sale del 6,26% dopo la trimestrale. In evidenza le banche, con Intesa +5,94%, Unicredit +4,60%, Ubi Banca +7%. Bpm guadagna il 10,8% nell'ultimo giorno di trattazione dei diritti per l'aumento. Altri forti rialzi per Impregilo (+9,6%), Pirelli (+5,1%), Prysmian (+4,9%). Tod's guadagna il 4% dopo i conti, che penalizzano invece Rcs (-1,9%).   AL GIRO DI BOA VALORI IN CRESCITA Mattinata di moderati recuperi delle Borse europee, mentre continuano ad attenuarsi le tensioni sui titoli di stato dell'Italia con il rafforzarsi della prospettiva di uno sbocco delle incertezze di politica interna nel possibile conferimento di incarico di premier a Mario Monti. Già ieri questo aveva fatto ridiscendere i rendimenti dei Btp decennali sotto la soglia da allarme rosso del 7 per cento - ritenuta insostenibile e che superata la quale aveva visto Grecia, Irlanda e Portogallo chiedere aiuti internazionali - oggi l'attenuazione è proseguita e a metà mattina i rendimenti si attestano al 6,57 per cento. Questo ha favorito un rientro anche del differenziale (spread) di rendimento dei Btp rispetto ai Bund della Germania, un'altro modo di "misurare la febbre" dei mercati sugli allarmismi in merito all'Italia: è ridisceso sotto i 500 punti base, a tarda mattina si attesta a 479, o 4,79 punti percentuali. Alla borsa di Milano l'indice Ftse-Mib segna un più 0,91 per cento. Intanto altri sviluppi rassicuranti sono giunti dalla Grecia, dove ieri è stato conferito l'incarico di premier di un governo di salvezza nazionale all'ex vice presidente della Bce, Lucas Papademos, europeista convinto che appare un segnale sulla volontà bipartisan di blindare gli impegni presi sul risanamento in cambio degli aiuti. Ma le trappole sono dietro l'angolo. Eloquente quanto avvenuto ieri sulla Francia, con l'agenzia Standard & Poor's che ha diffuso una nota agli abbonati che faceva pensare a un taglio di rating sul paese, salvo poi smentire tutte successivamente. La question però ha innescato altri allarmismi. Stamattina Parigi segna un più 0,58 per cento, Francoforte più 0,88 per cento, Londra più 0,52 per cento. L'euro si attesta in lieve rialzo a 1,3622 dollari. Modesti rialzi si profilano anche a Wall Street, in base ai contratti futures sui maggiori indici (Dow Jones +0,46% a 4 ore da avvio seduta), mentre oggi il dato più atteso è quello sulla fiducia dei consumatori di novembre, in base all'indagine dell'università del Michigan.   MILANO TIRA LA VOLATA Le principali borse europee guardano con ottimismo ai progressi che si registrano in Europa sul fronte politico. In rialzo tutti i listini, con Milano che tira la volata (+1,73%) mentre si allentano le tensioni sui titoli di Stato del nostro Paese in attesa che il Senato esamini la legge di stabilità. Francoforte sale dell0 0,92%, Parigi dello 0,83% e Londra dello 0,64%. Le schiarite sul fronte politico, con la nomina dell'ex vice presidente della Banca Centrale Europea, Lucas Papademos, alla guida del nuovo governo di coalizione in Grecia e il probabile incarico a Mario Monti in Italia, fanno respirare i titoli di stato dei Paesi europei, dove si assiste a un generale restringimento degli spread con i titoli tedeschi. A trarne benficio sono soprattutto i titoli bancari (+1,15% l'indice Stoxx di settore): Bnp Paribas sale del 4,33%, intesa del 2,88%, Unicredit del 2,3% e Rbs del 2,65%.   PARTENZA POSITIVA Le borse europee aprono in rialzo. A Londra l'Ftse 100 sale dello 0,4%, a Parigi il Cac 40 dello 0,3% mentre il Dax di Francoforte dello 0,5%. Bene anche Milano dove l'Ftse Mib avanza dello 0,49%. Lo spread tra Bund e Btp decennali cala sotto quota 500 punti, a 496. In discesa anche il rendimento dei Btp decennali a 6,74% mentre quello dei buoni a 5 anni si posiziona a 6,82%. Seduta positiva anche per le borse asiatiche, con i principali listini che hanno chiuso la giornata in rialzo nella speranza che i governi europei, e soprattutto l'Italia, adottino misure in grado di arginare la crisi del debito pubblico che attraversa il Vecchio Continente. Dopo la peggior seduta delle ultime sette settimane, corrono Hong Kong (+1,20%), Sydney (+1,23%) e soprattutto Seul (+2,77%) mentre è rimasta un pò indietro Tokio (+0,16%). Hanno dato un pò di morale alle borse la nomina dell'economista ed ex vice presidente della Banca Centrale Europea, Lucas Papademos, alla guida del nuovo governo di coalizione in Grecia e il possibile incarico di governo a Mario Monti per formare un esecutivo che attui le misure di risanamento chieste dall'Europa. Accolti positivamente anche i dati americani sulla disoccupazione, migliori delle attese, mentre oggi sono in arrivo quelli sulla fiducia dei consumatori dell'Università del Michigan: le aspettative sono di una crescita per il terzo mese consecutivo.

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