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Tremonti lascia l'Ecofin e rientra a Roma

Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti a Bruxelles

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Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti ha lasciato in anticipo Bruxelles, dove è in corso l'Ecofin, per rientrare a Roma. Il ministro stamattina aveva partecipato ad una prima colazione dei ministri delle Finanze che fanno parte del Ppe. Oggi pomeriggio alla Camera dei deputati si vota il rendiconto generale dello Stato.   La situazione economica italiana è al centro del vertice di Bruxelles. "L'Italia è un Paese troppo grande e sa che non può chiedere un aiuto esterno", ha detto il ministro austriaco delle Finanze Maria Fekter entrando all'Ecofin. Secondo la Fekter, data la portata dell'economia italiana, Roma "non potrà contare su alcun sostegno" in caso di fallimento. Per il ministro delle Finanze svedese, Anders Borg, l'Europa è in crisi di credibilità a causa dei problemi di debito pubblico di Italia e Grecia: "Una soluzione alla crisi dell'alto debito deve passare per una sua riduzione. La responsabilità per questo spetta ai Paesi che hanno un alto debito, ovviamente Grecia e Italia", ha detto. Il ministro britannico delle Finanze, John Osborne, entrando alla riunione dell'Ecofin ha detto ai giornalisti che per risolvere la crisi dei debiti non si possono aspettare Roma e Atene ma si deve lavorare in fretta al rafforzamento del fondo salva-Stati. "Il focus anche oggi sarà sull'Efsf perché l'Europa deve dimostrare al mondo che il fondo esiste ed è sufficientemente ampio", ha detto Osborne. "Non possiamo solo guardare agli sviluppi ad Atene e a Roma, dobbiamo lavorare anche a Bruxelles, se non lo facciamo i danni saranno per tutta l'economia europea, compresa quella britannica", ha concluso. "Un programma italiano di riforme sarebbe una buona notizia per l'Italia ed una buona notizia per tutti", ha detto il ministro danese dell'Economia, Margrethe Vestager. "Spero che l'Italia inizi a intraprenderlo - ha aggiunto - Quello che è importante è che l'Italia si incammini lungo un percorso giusto, arrivando ad una gestione economica sana e responsabile. Le cose tra Italia e Grecia naturalmente sono diverse: sono due paesi con culture diverse".  

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