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Sarkozy-Merkel, vertice d'emergenza sulla Grecia

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Sarkozy (S) e Merkel (D)

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Non è piaciuta in Europa l'idea di un referendum sull'accordo raggiunto a Bruxelles per salvare Atene: non solo le Borse internazionali sono colate a picco nel giro di poche ore e lo spread Btp-Bund è volato fino a oltre 455 punti in pochi minuti, ma i leader dell'Ue non hanno nascosto la loro sorpresa di fronte a una proposta del tutto inattesa, che non aveva neanche sfiorato l'agenda del summit decisivo di mercoledì scorso. Alla vigilia del G20 la Grecia manda l'Europa in tilte di fatto apre una crisi nella crisi che rischia di concludersi con un default della Grecia, annullando tutti gli sforzi fatti finora per salvare il Paese e l'euro. A parlare di default è stato lo stesso presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, alla radio Rtl: secondo il premier lussemburghese, infatti, potrebbe essere questo il risultato se i cittadini greci votassero "no" al referendum proposto da Papandreou sul secondo piano di salvataggio di Atene. Una prospettiva che oggi ha fatto sprofondare le piazze azionarie europee, che in una sola seduta hanno bruciato oltre 219 miliardi di euro. Lo spread Btp-Bund ha sfondato il muro dei 455 punti base toccando i 455,1 punti. E sul mercato secondario il rendimento del decennale italiano è volato al 6,33% dal 6,29% in meno di 20 minuti. L'attuale situazione rende ancora più difficile unG20 già complicato. Convocato un vertice d'emergenza con Ue-Fmi.A margine del summit di Cannes è prevista una riunione tra Papandreou e - tra gli altri - la cancelliera tedesca, Angela Merkel, il presidente francese, Nicolas Sarkozy, il nuovo presidente della Bce, Mario Draghi, e il direttore dell'Fmi, Christine Lagarde. Nel frattempo un portavoce della Commissione europea, la Lagarde e il commissario Ue all'Economia e agli affari monetari, Olli Rehn, hanno avuto nel pomeriggio una conversazione telefonica sulla crisi greca, soffermandosi in particolare sulla proposta del referendum e sulla reazione dei mercati finanziari. Da parte loro, i presidenti della Commissione Ue, Josè Manuel Barroso, e del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy, hanno sottolineato in una nota che "per la Grecia accettare l'accordo Ue è la cosa migliore", dichiarandosi , "fiduciosi che Atene rispetterà gli impegni presi a livello di Eurozona e con i partner internazionali". Entrambi hanno avuto conferma della proposta del referendum dallo stesso Papandreou durante una conversazione telefonica: "Prendiamo nota dell'intenzione della Grecia", hanno sottolineato nel comunicato, spiegando che continueranno ad avere consultazioni costanti con tutti i membri dell'Eurozona in relazione a quest'ultimo sviluppo. Adesso i riflettori sono puntati sul premier greco, che secondo il primo ministro belga, Yves Leterme, "ha una responsabilità molto pesante", soprattutto di fronte alla debacle dei mercati, che in questo momento "hanno bisogno di stabilità e sicurezza".  

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