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Morelli: l'età pensionabile a 70 anni

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Èla previsione del presidente dei giovani di Confindustria, Jacopo Morelli, secondo cui è necessario «alzare il volume» sul problema della bassa crescita, sulle riforme e sulle cose da fare per garantire un futuro degno alle giovani generazioni. Aprendo il tradizionale meeting di Capri dei giovani di Confindustria, Morelli ha sottolineato che «la crisi in Italia è ancora più forte di quella globale. Soprattutto se la guardiamo in prospettiva. Ci si voleva illudere che l'Italia avrebbe retto meglio. Così non è stato. Sono 20 anni ormai che cresciamo poco, molto meno degli altri». Il presidente dei giovani industriali ha aggiunto che «non siamo la Grecia. È vero. Ma siamo distanti dalla Germania. Bisogna invertire la rotta per tornare a essere grandi. Diciamo al paese e a chi ha la responsabilità politica: in 20 anni, nel tempo di una sola generazione, possiamo raddoppiare la ricchezza, raddoppiare il prodotto interno lordo». Morelli ha attaccato la politica. «Non abbiamo invitato politici nazionali sul palco perchè la politica deve passare, a questo punto, dal dire al fare, dagli annunci all'azione e non restare inerte di fronte alal crisi come ha fatto finora». Morelli ha inoltre ricordato che sulle quattro proposte avanzate dai giovani di Confindustria (riduzione aliquote fiscali per giovani e donne; abbassare cuneo contributivo per chi entra nel mercato del lavoro; detassare delle nuove imprese; abolizione del valore legale dei titoli di studio) «non abbiamo ricevuto risposte». Sulle pensione ha ribadito che «occorre alzare l'età pensionabile a 70 anni, escludendo i lavori usuranti; abolire le pensioni di anzianità; equiparare da subito il sistema per uomini e donne». I giovani hanno poi auspicato una «rapida modifica della legge elettorale». Per far ripartire la crescita nel Sud, Morelli lancia la proposta di istituire una «no tax region» per incentivare investimenti e ripresa.

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