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Anche Moody's declassa la Spagna

L'home page del sito italiano dell'agenzia di rating Moody's

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Ancora un colpo assestato da un'agenzia di rating a una economia europea: l'agenzia Moody's ha ridotto la valutazione sulla solvibilità del debito sovrano della Spagna, passato da AA2 ad A1", ovvero un calo di due tacche, con l'indicazione di un possibile ulteriore ribasso a medio termine. In pratica la Spagna non ha più la qualifica di emettitore d'eccellenza per le obbligazioni vendute ad altri paesi e il denaro preso in prestito da fuori per soddisfare le spese.  Adesso è un emettitore solido, ma suscettibile di essere influenzato dalla situazione economica. Moody's è più duro con la Spagna di Standard and Poor's e Fitch, che negli ultimi 15 giorni hanno entrambi declassato il debito iberico ad AA-. Secondo l'agenzia "La Spagna continua a essere vulnerabile alle tensioni dei mercati", la sua crescita economica "al più arriverà all'1% nel 2012" e non all'1,8, e questo "renderà ancora più difficile raggiungere gli ambiziosi obbiettivi di bilancio del paese". L'agenzia ricorda inoltre che la decisione segue il taglio del rating affibbiato all'Italia a inizio ottobre (taglio di tre tacche a "A2") e la minaccia agitata il 7 ottobre di abbassare anche l'eccellente rating del Belgio attualmente a AA1. Per Moody's per la Spagna mantiene "le prospettive negative", riflesso "dei rischi che sul paese pesano per un eventuale aggravamento della crisi della zona euro". Per l'agenzia il governo che uscirà dalle elezioni politiche anticipate del 20 novembre "sarà fermamente impegnato a continuare sulla via del riequilibrio delle finanze pubbliche". I conservatori del Pp favoriti dai sondaggi hanno promesso misure di austerità di fronte alla crisi.  

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