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Allarme crisi, Trichet: agire in fretta per evitare il peggio

Il presidente della Bce Jean-Claude Trichet

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La crisi è sistemica e sta peggiorando: servono misure urgenti per ricapitalizzare le banche. E' l'allarme lanciato presidente della Bce, Jean Claude Trichet, nella sua audizione al Parlamento di Bruxelles. Sbloccati oggi gli aiuti per la Grecia: la troika esprime parere favorevole alla concessione dai primi di novembre degli 8 miliardi di fondi di Atene. "Nelle ultime tre settimane la situazione è peggiorata", dice Trichet. "La crisi è sistemica e va affrontata con decisione. I governi e le autorità nazionali e le istituzioni europee devono raccogliere la sfida e agire insieme rapidamente. Ulteriori ritardi possono solo contribuire a peggiorare la situazione". Il presidente della Bce si aspetta che i governi dell'area dell'euro decidano "rapidamente" sulla ricapitalizzazione delle banche. "Il settore bancario in Europa ha bisogno di essere ricapitalizzato" dice. Trichet ribadisce la sua contrarietà all'utilizzo dell'effetto leva per il fondo salva-Stati. "Tutte le autorità" devono agire velocemente "all'unisono" per garantire la stabilità finanziaria. "Ripeto - dice Trichet nel corso della sua audizione al Parlamento europeo - che è urgente che tutte le autorità agiscano all'unisono, con impegno totale alla salvaguardia della stabilità finanziaria". "Politiche di bilancio credibili e sostenibili - aggiunge Trichet - e misure strutturali per favorire la crescita vanno attuate per mantenere pienamente e ripristinare la credibilità delle strutture sovrane del debito sui mercati globali". Trichet inoltre sostiene che l'Efsf "deve essere il più flessibile possibile" e ribadisce il suo no a un effetto leva per rafforzare il fondo salva-Stati. Sulla gestione della crisi Trichet insiste sulla necessità di velocizzare i processi decisionali. "Quando i problemi esplodono - dice - c'è la necessità di affrontarli nel modo più rapido ed efficace possibile". Gli aiuti internazionali alla Grecia di 8 miliardi "sarà disponibile a novembre" una volta approvata dall'Eurogruppo e dal Fmi. E' quanto si legge nella nota della troika al termine della missione ad Atene. "La recessione sarà più profonda di quanto anticipato in giugno - si legge nel comunicato della troika - e una ripresa è ora attesa solo a partire dal 2013". Il governo greco "ha ottenuto una riduzione del deficit significativa dall'inizio del programma nonostante una recessione profonda. Nonostante ciò - si spiega nel comunicato - il raggiungimento degli obiettivi di bilancio per il 2011 non è più possibile, in parte a causa di un ulteriore calo del Pil, ma anche per i ritardi nell'attuazione di alcune delle misure concordate". Per l'anno prossimo, "la missione crede che le misure aggiuntive annunciate dal governo, assieme a una decisa attuazione della strategia di medio termine, dovrebbero bastare a riportare in rotta il programma di risanamento e garantire che l'obiettivo di deficit a 14,9 miliardi sia raggiunto".

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