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Peggiore crisi dalla fine della II guerra mondiale

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Èquesto l'allarme lanciato dal presidente della Bce, Jean-Claude Trichet, nel suo penultimo intervento davanti alla commissione economica del Parlamento europeo. Trichet ha però anche osservato che le previsioni, in termini di andamento dell'inflazione, sono ora orientate alla stabilità nonostante gli ultimi dati di settembre. Un'indicazione che va nella direzione di una possibile limatura dei tassi. A meno di un mese dal passaggio di consegne con Mario Draghi, il presidente uscente della Bce ha difeso le iniziative «non convenzionali» prese da Francoforte per fronteggiare la «peggiore crisi dalla Seconda guerra mondiale», ha sottolineato come la stabilità dei prezzi (ovvero un'inflazione intorno al 2%) sia ormai un dato costante dal 1999, e ha evidenziato che il settore bancario è ancora «troppo fragile» nonostante le raccomandazioni a più riprese rivolte dalla Bce al sistema. Una valutazione confermata anche dalle parole del presidente dell'Eba, Andrea Enria, secondo il quale non è solo Dexia ad avere problemi finanziari. Ma Trichet ha anche ribadito il suo «no» all'introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie solo in Europa, così come ha proposto la Commissione europea. «Non sarebbe la direzione giusta. Per evitare che il peso ricada solo sulle spalle Ue serve un negoziato mondiale». In prospettiva, secondo Trichet, l'Europa dovrà rafforzare la governance, attraverso l'integrazione politica e la nascita di un ministero europeo dell'economia.

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