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Migliora il deficit dello Stato

Il ministro dell'Economia Giulio Tremonti

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Il deficit dei primi 6 mesi dell'anno si attesta al 5,3%, un po' meglio dei primi 6 mesi dell'anno scorso, ma ancora lontano dal 3,9% fissato dal Governo nella Nota di aggiornamento al Def. Ma sulla seconda parte dell'anno si attiveranno gli effetti delle due manovre varate in estate (ad esempio arriveranno 700 milioni in più dall'aumento dell'1% dell'Iva). Così il target dovrebbe essere centrato. Ma a farne le spese nel frattempo sono stati gli impiegati pubblici che, mentre le retribuzioni generali restano sostanzialmente ferme, vedono i loro stipendi addirittura scendere (-1,1%) mentre le spese complessive aumentano (+1,6%). Sicuramente anche per effetto del blocco della contrattazione voluto dal ministro Renato Brunetta su indicazione anche della Bce. Il rapporto tra deficit e Pil, decisamente appesantito dagli effetti della crisi economica, si attesta - rileva l'Istat - al 5,3%, in lieve miglioramento (0,1 punti percentuali) rispetto al corrispondente periodo dell'anno precedente. Nel solo secondo trimestre dell'anno, il deficit-Pil si è invece attestato al 3,2%, valore superiore di 0,7 punti percentuali rispetto a quello registrato nello stesso trimestre del 2010 (quando era stato pari al 2,5%). Crescono le entrate ma meno delle uscite: sempre nel secondo trimestre dell'anno, le entrate totali sono aumentate dello 0,1% in termini tendenziali. La loro incidenza sul Pil risulta pari al 44,9%, in riduzione rispetto al 45,7% del corrispondente trimestre del 2010. Nei primi sei mesi del 2011, invece, le entrate totali sono aumentate dell'1,9% sempre su base annua, con una incidenza sul Pil del 42,8% (dal 43,0% del corrispondente periodo del 2010). Le uscite invece nel secondo trimestre dell'anno, sono aumentate dell'1,6% rispetto al corrispondente trimestre del 2010. La loro incidenza in rapporto al Pil è risultata pari al 48,1%, riducendosi di 0,1 punti percentuali nel confronto tendenziale. Guardando al primo semestre del 2011, l'incidenza delle uscite totali sul Pil è stata pari al 48,2%, in riduzione di 0,2 punti percentuali rispetto al 48,4% del corrispondente periodo 2010. Più in dettaglio, per quanto riguarda le uscite, si registra un calo dell'1,1% nel semestre (sullo stesso semestre del 2010) appunto per i redditi da lavoro dipendente) che diventa un calo del 2,5% nel secondo trimestre. Tra gli altri dati diffusi dall'istituto di statistica nel secondo trimestre del 2011, quello sul saldo primario che è risultato positivo e pari a 8.236 milioni di euro (+9.025 milioni di euro nel corrispondente trimestre del 2010). L'incidenza sul Pil è stata del 2,1%. Nei primi sei mesi del 2011, invece, si è registrato un saldo primario negativo e pari allo 0,6% del Pil, con un miglioramento di 0,4 punti percentuali rispetto allo stesso periodo del 2010.

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