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In 4,3 milioni attendono nuovi contratti

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Adagosto, come già a luglio, le retribuzioni contrattuali orarie sono rimaste invariate su base mensile, mentre in un anno sono cresciute appena dell'1,7%, ben al di sotto dell'inflazione, che ad agosto si è attestata al 2,8%. Al contempo un dipendente su tre, per un totale di 4,3 milioni di lavoratori, resta in attesa di rinnovo del contratto. È la fotografia scattata dall'Istat. Il dato delle retribuzioni di agosto, spiega l'Istat, risente del limitato impatto degli adeguamenti contrattuali registrati nel mese, durante il quale è stato rinnovato solo l'accordo per i dipendenti delle società e consorzi autostradali. In particolare le retribuzioni sono aumentate del 2% per i dipendenti privati e dello 0,6% per i pubblici. I settori con gli incrementi tendenziali maggiori sono: militari-difesa (3,7%), forze dell'ordine (3,5%), e attività dei vigili del fuoco (3,1%). Variazione nulla invece per ministeri, regioni e autonomie locali, servizio sanitario nazionale e scuola. L'indice proiettato per tutto l'anno sulla base delle disposizioni definite dai contratti in vigore a fine agosto registrerebbe nel 2011 un +1,8%. Nella pubblica amministrazione nel complesso del 2010, secondo i dati dell'Aran, le retribuzioni contrattuali sono aumentate dell'1,3% rispetto al 2009 con una frenata rispetto alla dinamica degli anni precedenti.

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