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L'auto riparte nell'Ue. Fiat perde il passo

L'ad di Fiat Sergio Marchionne

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Per il mercato dell'auto in Europa quella appena trascorsa è stata un'estate a due velocità: dopo la frenata di luglio (-1,9% a 1.050.365 unità), seguita ad una ben più forte di giugno (-8,1%), ad agosto le vendite di automobili sono tornate in progresso (+7,8% a 787.435 unità). Seppur caratterizzato da volumi limitati, vista la portata vacanziera del mese, il dato di agosto induce gli osservatori ad un cauto ottimismo sul bilancio del 2011 che, secondo alcuni, potrebbe addirittura segnare una leggera crescita. A patto però che tenga la Germania da cui, come rileva l'Acea (l'associazione che rappresenta i costruttori di auto presenti in Europa), parte la spinta al processo di ripresa. Comunque, di questa boccata d'ossigeno del mercato, il Lingotto non sembra beneficiarne. Le vendite in Europa di Fiat Group Automobiles hanno chiuso in flessione sia a luglio (-9,9% a 75.365 unita), sia ad agosto (-7,6% a 45.585 unità) e le quota di mercato sono scivolate a luglio al 7,2%, contro il 7,8% di un anno fa, e ad agosto al 5,8%, dal 6,8%. In una nota il Lingotto ribadisce che il gruppo «sta attraversando una fase di profondo rinnovamento della gamme dei propri marchi» e che «nei prossimi mesi saranno commercializzate le Lancia Thema e Voyager e la nuova Fiat Panda». Eppure, nonostante i «positivi risultati» registrati in agosto su «mercati importanti come Germania e Regno Unito» e la conferma del primato in Europa di Panda e 500 nel segmento A, il marchio Fiat ad agosto ha ceduto in Europa l'11,9% e a luglio il 15,3%. Meglio è andata per Lancia/Chrysler (+13,4% ad agosto e +1,2% a luglio). Rallentano invece le vendite di Alfa Romeo: dopo la crescita del 6,4% a luglio, ad agosto hanno ceduto l'1,8%. Impennata a tre cifre, invece, per Jeep (+134,4% ad agosto e +140,6% a luglio).

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