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Cause milionarie a 12 grandi banche Usa. Devono rimborsare le perdite sui mutui subprime

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Un nuovo colpo per le banche, che rischiano utili ancora più magri del previsto. Le autorità americane si preparano ad avviare nei prossimi giorni azioni legali nei confronti di 12 grandi banche accusate di aver ingannato sulla qualità dei mutui venduti a Fannie Mae e Freddie Mac, chiedendo il rimborso delle perdite. L'indiscrezione riportata dalla stampa americana affonda i finanziari a Wall Street, con Citigroup che perde il 5,6%. Goldman Sachs cede il 4,7%. Bank of America, alla quale la Fed ha avanzato l'isolita richiesta di presentare un piano di emergenza nel caso in cui il mercato deteriorasse, scivola dell'8,1%. Bank of America rischia il conto più salato se l'azione legale della Fedral Housing Finance Agency (Fhfa), l'autorità che supervisione Fannie Mae e Freddie Mac, andrà a buon fine. Countrywide e Bank of America hanno venduto a Fannie e Freddie oltre 189 miliardi di dollari di bond garantiti da mutui fra il 2003 e il 2009. Le altre banche nel mirino sarebbero, fra le altre, JPMorgan Chase, Goldman Sachs e Deutsche Bank. Fannie Mae e Freddie Mac hanno acquistato 833 miliardi di dollari di titoli legati ai mutui, che sono costati loro la nazionalizzazione. E le azioni legali puntano proprio a recuperare parte delle perdite accumulate. Fannie Mae e Freddie Mac sono i due colossi del credito ipotecario statunitense nazionalizzati con la crisi e che controllano o garantiscono oltre la metà dei mutui americani, ovvero 31 milioni di mutui ipotecari per un valore di oltre 5.000 miliardi di dollari. L'azione legale mostra come l'amministrazione Obama, che punta ad assicurare che gli Stati Uniti non sperimentino una seconda recessione e che il sistema bancario resti solido, sia divisa, con il Tesoro e la Fhfa non sulla stessa linea. La Fhfa vuole evidenziare che le banche non hanno accertato che i redditi dei mututari erano gonfiati o falsificati.

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