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Il Cdm approva l'abolizione delle Province

Consiglio dei ministri

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La soppressione delle Province è arrivata oggi sul tavolo del consiglio dei ministri, riunito dalle 8,30. La seduta è stata rapida, approvati i diversi disegni di legge all'ordine del giorno. Il primo è quello che stabilisce la modifica dell'assetto amministrativo dello Stato, sostituendo le vecchie Province con delle nuove entità sovraccomunali definite Città metropolitane. Il ddl dice espressamente che il suo obiettivo è quello del risparmio: "Dall'attuazione della presente legge costituzionale deve derivare in ogni Regione una riduzione dei costi complessivi degli organi politici ed amministrativi". Le disposizioni previste da questa legge costituzionale si applicheranno anche alle Province delle Regioni a statuto speciale, fatta eccezione per Trento e Bolzano. Il Cdm ha successivamente esaminato ed approvato il ddl per introdurre nella Costituzione il vincolo di bilancio e quindi il provvedimento che disciplina il trasferimento alle Regioni delle materie oggi di competenza delle Province. L'INTERVENTO DI TREMONTI «Una discussione costruttiva e rapida in Parlamento è nell'interesse del Paese», lo ha detto il ministro dell'Economia Giulio Tremonti al termine del Consiglio dei ministri che ha dato il via libera al disegno di legge costituzionale per introdurre il pareggio di bilancio in Costituzione. Tremonti ha aggiunto che «il testo del governo, allineato allo standard europeo, troverà in Parlamento altri importanti testi di riforma».   LA POSIZIONE DI ALEMANNO «Oggi il governo ha fatto un altro passo importante» con il provvedimento di abolizione delle Province. «Mi auguro sia una abolizione degli enti Provincie e non della loro unità territoriale». Lo ha detto il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, tornando a parlare di manovra, a margine delle celebrazioni dell'8 settembre. Entrando nello specifico del provvedimento approvato oggi, Alemanno ha espresso il suo parere considerando importante l'abolizione «dei consigli provinciali, delle giunte e dei presidenti che effettivamente oggi sono superiori alle necessità del territorio». Ciò deve portare «a trovare nuove risorse per i servizi essenziali per i cittadini». L'OCSE APPROVA "Lasciatemi dire che tra le misure approvate ieri dal Senato alcune sono molto importanti e vanno nella giusta direzione". Lo ha detto il capo economista dell'Ocse Pier Carlo Padoan riferendosi alla manovra economica del governo. Padoan menziona "per prima" la decisione di introdurre dei "vincoli di bilancio" in Costituzione, quella di "rinviare" l'eta' pensionistica per le donne e quelle di "abolire di fatto" un intero livello degli enti locali. Si tratta di misure che "una volta implementate consentiranno di orttenere un alto livello di risparmi".

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