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Benzina e trasporti fanno schizzare i prezzi

Distributori di benzina

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Spinta dal prezzo di benzina e trasporti l'inflazione ad agosto raggiunge il 2,8% dal 2,7% di luglio, toccando il valore più alto da ottobre 2008. Lo rileva l'Istat, sottolineando che i prezzi al consumo sono cresciuti dello 0,3% rispetto a luglio. La crescita dell'inflazione ad agosto (+2,8% i prezzi a fronte del 2,7% di luglio) è stata trainata dall'andamento dei beni energetici non regolamentati e dai servizi relativi ai trasporti. Carburanti e gasolio per riscaldamento, rileva l'Istat, sono cresciuti dello 0,9% su luglio e del 15,5% su agosto 2010. La benzina in particolare ad agosto è aumentata dell'1,1% congiunturale e del 16% rispetto ad agosto 2010. Un impatto significativo sull'andamento complessivo dei prezzi è stato dato anche dai servizi relativi ai trasporti con un aumento dei prezzi del 2,5% rispetto a luglio e del 5,7% rispetto ad agosto 2010. Il tasso di disoccupazione a luglio è rimasto stabile rispetto a giugno all'8%, in calo di 0,3 punti rispetto a luglio 2010. I disoccupati nel mese erano 2.009.000. L'Istatfa sapere che l'occupazione è cresciuta a luglio dello 0,2% rispetto a giugno (+36.000 unità) e dello 0,4% rispetto a luglio 2010 (+88.000 unità). Il tasso di occupazione totale è al 56,9% stabile per il terzo mese consecutivo. Nel mese gli occupati erano 22.956.000. "Si è arrestata l'emorragia dei posti di lavoro causata dalla crisi - spiegano i tecnici dell'istituto di statistica - ma non emerge ancora la ripresa". La lieve crescita del numero degli occupati (36 mila in più rispetto a giugno, 88 mila in più rispetto a luglio 2010) a fronte di un tasso di occupazione che è rimasto stabile al 56,9% per il terzo mese consecutivo, si spiega con l'aumento proporzionale della popolazione nella fascia 15-64 anni. L'Istat sottolinea che gli inattivi tra i 15 e i 64 anni diminuiscono dello 0,2% (-33 mila unità) rispetto al mese precedente, portando il tasso di inattività nella fascia di età considerata al 38%. A luglio l'occupazione ha registrato variazioni positive sia nella componente maschile (+0,1% rispetto a giugno e + 0,2% rispetto a luglio 2010), sia per quella femminile (+0,2% in termini congiunturali, +0,6% su base annua). Il tasso di occupazione maschile risulta stabile sia su giugno sia su luglio 2010 al 67,5%, mentre quello femminile resta stabile al 46,3% rispetto a giugno mentre aumenta di 0,1 punti rispetto a luglio 2010. Il tasso di disoccupazione maschile a luglio era al 7,2% (stabile su giugno) mentre quello femminile era al 9,3% (stabile su giugno, in calo di 0,2 punti su luglio 2010.    La disoccupazione giovanile a luglio è stata pari al 27,6% con una diminuzione congiunturale di 0,2 punti (rispetto a giugno) ma con un aumento di 0,8 punti rispetto a luglio 2010. Il tasso di disoccupazione giovanile risulta il più basso da settembre 2010 (ad agosto era al 26,7%).  

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