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Piazza Affari in rosso, bene Wall Street

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Piazza Affari chiude la seduta in calo ed è maglia nera in Europa, l'unica piazza ad archiviare le contrattazioni con segno meno. Nonostante l'andamento positivo di Wall Street e del resto delle piazze del Vecchio Continente, il Ftse Mib ha terminato la giornata in calo dell'1,04% a 14.707 punti. E' stato il comparto finanziario a trascinare in calo la Borsa di Milano con banche e assicurazioni che hanno subito le perdite maggiori.   Le piazze del Vecchio Continente hanno aperto la giornata con grande sprint per poi ridimensionare i guadagni a metà mattina. L'indice migliore è quello di Parigi: il Cac 40 segna +0,56% (dopo aver sfiorato quasi il 3%). Il Dax di Francoforte avanza dello 0,41% dopo aver raggiunto un progresso del 2,76%. In territorio positivo anche l'Ftse 100 di Londra: +0,27%. A Milano, a lungo sospesa in asta di volatilità, guida i ribassi Bpm (-5,20%) in attesa della semestrale e della decisione sull'aumento di capitale: l'argomento sarà affrontato giovedì dal cda e, secondo indiscrezioni, non sarebbe da escludere un rinvio in attesa della stabilizzazione del mercato. Brevemente sospesa anche Ubi Banca, che cede il 2,94%; in rosso anche Intesa Sanpaolo (-0,91%), Unicredit (-2,95%) e Mps (-3,93%). Tra gli energetici sale Eni (+0,53%) dopo il +6% di ieri in attesa delle evoluzioni in Libia. Dopo il balzo in avvio, in negativo Fiat (-2,52%) con Exor (-0,41%) e Fiat Industrial (-3,19%). Oggi intanto è stato segnato un nuovo record per l'oro, bene rifugio per gli investitori preoccupati dalla crisi economica globale. La quotazione del metallo prezioso è salita in Asia a 1.914,50 dollari all'oncia dopo aver aperto a 1.898 dollari. Stabile invece il differenziale tra il rendimento dei Btp decennali e i bund tedeschi a 283 punti. Sugli stessi livelli anche gli spread sui titoli di stato spagnoli. In linea con i valori di ieri gli spread sui decennali francesi a 66 punti.   Luci e ombre sul fronte dei dati macro europei: in Germnaia il settore manifatturiero sale ad agosto oltre le attese. L'indice Pmi si attesta a 52 contro una stima di 50,8. Il Pmi servizi scivola invece a 50,4 a dispetto delle previsioni di una crescita a 52. L'indice composto e' infine calato a 51,3, si tratta del valore piu' basso dal luglio 2009. Giu' le aspettative sulla crescita economica di Berlino. L'indice Zew diffuso oggi scende a -37,6 dal -15,1 di luglio, ben oltre le previsioni le stime di Reuters che segnalavano decremento a -25. Scende invece l'indice Pmi manifatturiero dell'Eurozona: ad agosto cala a 49,7 e tocca il livello più basso da settembre del 2009. Il dato si attesta però leggermente oltre le stime di 49,5. Infine è di oggi la notizia di un cambio ai vertici di Standard & Poor's, l'agenzia di rating che recentemente ha tagliato il rating AAA Usa e gettato così i mercati in turbolenza. Il presidente Deven Sharma, sarà sostituito con l'attuale amministratore delegato di Citibank Douglas Peterson, che assumerà la carica a partire dal 12 settembre.

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