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Ue: l'Italia acceleri sulle riforme

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Olli Rehn

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 Borsa agitata anche oggi da profonde oscillazioni; spread Btp-Bund che schizza ai nuovi massimi; il pil nel secondo trimestre che segna una evidente frenata.  Si è articolata così un'altra puntata d'alta tensione per l'Italia. Gode a metà seduta di un rivolgimento a Piazza Affari, dove l'indice benchmark gira in positivo a dispetto degli altri mercati; poi il Ftse Mib inverte rotta e torna in rosso assieme all'Europa, a circa un'ora dalla fine.  Intanto, il commissario Ue agli Affari economici e monetari Olli Rehn interviene in una conferenza stampa a Bruxelles. La priorità per l'Italia, dice, è accelerare le riforme strutturali per aumentare la crescita. Secondo Rehn, il governo italiano dovrebbe lavorare con le parti sociali per realizzare le misure senza ritardo. Epppure, rassicura, né all'Italia né alla Spagna servirà un programma di prestito d'emergenza: entrambi i paesi sono sulla strada giusta per raggiungere gli obiettivi di riduzione del deficit. Rehn parla pure dei titoli di stato ed ammette che gli attuali differenziali - stamane il Btp/Bund è volato fino a 410 punti - "non sono giustificati dai fondamentali". I mercati non hanno reagito secondo le attese e ci sarebbero state pure difficoltà di comunicazione: "I mercati - ha asserito il commissario - non hanno reagito come ci aspettavamo e speravamo per le misure concordate dai capi di stato e di governo dell'area euro il 21 luglio scorso". Intanto, l'economia reale manda nuovi segnali di malessere: nel secondo trimestre 2011 il prodotto interno lordo, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2000 (in volume), corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, e' aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,8% nei confronti del secondo trimestre del 2010. La crescita acquisita del Pil per il 2011 è pari allo 0,7%. Il risultato congiunturale - spiega l'Istat - è la sintesi di una diminuzione del valore aggiunto dell'agricoltura e di un aumento del valore aggiunto dell'industria e dei servizi. Il secondo trimestre del 2011 ha avuto una giornata lavorativa in piu' rispetto al trimestre precedente e lo stesso numero di giornate lavorative del secondo trimestre 2010.  

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