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Volano i prezzi di alimentari e trasporti

Crisi consumi

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Il tasso d'inflazione annuo a giugno è salito al 2,7%, dal 2,6% di maggio. Lo rileva l'Istat confermando le stime provvisorie che indicano un aumento dei prezzi al consumo su base mensile dello 0,1%. Il tasso tendenziale è il più alto dal novembre 2008, quando l'inflazione si attestò proprio al 2,7%. La principale spinta all'inflazione arriva dai rialzi dei prezzi per i servizi relativi ai trasporti. Impatti significativi a livello congiunturale derivano anche dagli aumenti sui beni alimentari lavorati e sui servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona. CARRELLO PIÙ LEGGERO A giungo, considerando il settore dei beni, i prezzi degli alimentari (incluse le bevande alcoliche) aumentano rispetto a maggio dello 0,1%, evidenziando un'accelerazione del tasso annuo, che sale al 3,0% (dal 2,9% del mese precedente). Si tratta del livello più alto dal marzo del 2009, ovvero da oltre due anni. Per il raggruppamento dei prodotti acquistati con maggiore frequenza (dal cibo ai carburanti) la crescita è stata del 3,5% su base annua, contro un tasso di inflazione al 2,7%. Così l'indice dei prezzi della lista dei beni che rientrano nella spesa quotidiana è rimasto stabile a confronto con maggio, al livello massimo dall'ottobre del 2008. L'Istat aggiunge che su base mensile l'indice ha segnato un calo dello 0,1%. CARO-TRASPORTI Si impennano i prezzi dei biglietti per aerei, traghetti e treni. Registrati aumenti congiunturali "consistenti" per i prezzi del trasporto aereo passeggeri (+6,9%), che crescono su base annua del 13,8%. Un aumento più marcato si rileva per i prezzi del trasporto marittimo e per vie di acque interne (+10,8%), che segnano una crescita rispetto a giugno 2010 del 52,8% (+62,3% a maggio). Anche i prezzi del trasporto ferroviario passeggeri risultano in aumento rispetto a maggio (+2,0%) e salgono dell'8,4% su base annua. Si segnala, inoltre, il rialzo mensile (+0,3%) dei prezzi delle assicurazioni sui mezzi di trasporto, cresciuti su base tendenziale del 5,3%.  Insomma, con il via alle partenze per le vacanze estive scattano i rincari tradizionali della stagione. In particolare, l'Istat segnala l'aumento dello 0,9% su base mensile dei prezzi dei servizi di alloggio (+3,9% su base annua), l'incremento congiunturale dei prezzi dei campeggi (+14,4%) e delle pensioni e simili (+2,0%). Infine, nell'ambito dei ricreativi, si rileva il rialzo su base mensile dei prezzi degli stabilimenti balneari (+3,5%), che crescono del 4,3% su base annua. CARBURANTI Nel mese scorso l'Istat ha rilevato diminuzioni congiunturali dei prezzi di tutti i carburanti, anche se su base annua si registrano ancora crescite a doppia cifra sia per la verde che per il diesel. La benzina è aumentata dell'11,9% (+11,0% a maggio) su base annua, mentre è scesa del'1,1% su base mensile. A giugno il prezzo del gasolio per i mezzi di trasporto è salito del 14,0% (15,1% a maggio) ed è, invece, calato del 2% sul piano congiunturale. ACCELERANO GLI ALIMENTARI L'inflazione acquisita per il 2011, quella che si registrerebbe nella media di fine anno nell'ipotesi che l'indice rimanga nei restanti mesi allo stesso livello di giugno, è pari al 2,3%, mentre quella di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, sale al 2,1%, con un'accelerazione di tre decimi di punto percentuale rispetto a maggio (+1,8%). Invece, al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell'indice dei prezzi al consumo sale al 2,2% dal 2,1% di maggio. Quanto all'indice armonizzato dei prezzi al consumo per i Paesi dell'Unione europea (Ipca) aumenta dello 0,1% su base congiunturale e del 3,0% su base annua (lo stesso valore registrato a maggio). Guardando ai diversi settori, l'Istat rileva i maggiori incrementi congiunturali per Ricreazione, spettacoli e cultura e Servizi ricettivi e di ristorazione (per entrambe +0,3%). In calo risultano i prezzi delle Comunicazioni (-0,6%). Sul piano tendenziale i maggiori tassi di crescita interessano i Trasporti (+6,1%), l'Abitazione, acqua, elettricità e combustibili (+4,7%), i Prodotti alimentari e bevande analcoliche (+3,0%), i Servizi ricettivi e di ristorazione (+2,7%). Quelli più contenuti riguardano le divisioni Ricreazione, spettacoli e cultura (+0,2%) e Servizi sanitari e spese per la salute (+0,6%). In flessione risultano i prezzi delle Comunicazioni (-1,6%). CITTÀ E PREZZI Sempre a giugno Aosta (+3,9%), Bari (+3,5%) e Milano (+3,4%) sono le città in cui i prezzi registrano gli aumenti più elevati rispetto allo sesso mese del 2010. Le variazioni più moderate riguardano Ancona (+2,0%), Palermo (+2,1%) e Trento (+2,2%).  

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