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Dall'Eurogruppo nuove misure contro il rischio contagio

Il presidente dell'eurogruppo Juncker e il ministro dell Economia Tremonti

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I ministri finanziari dell'Eurozona hanno annunciato, alla fine di una lunga riunione ieri sera a Bruxelles, una serie di nuove misure in preparazione contro il rischio di "contagio" della crisi finanziaria. Si tratta, secondo le parole usate dal presidente dell'Eurogruppo, Jean-Claude Juncker, di "alleggerire il peso" del debito pubblico della Grecia e degli altri Stati membri in crisi finanziaria, riducendo i tassi d'interesse da loro pagati, prorogando le scadenze dei rimborsi ai creditori (nel caso specifico di Atene), e soprattutto permettendo al Fondo salvastati (Efsf) di intervenire sul mercato secondario dei bond, direttamente, con l'acquisto di titoli di Stato dei paesi messi sotto pressione dai mercati, oppure indirettamente, prestando a quei paesi i soldi per ricomprare i propri bond ("Buy back"). SECONDO PROGRAMMA DI AIUTI AD ATENE Il commissario agli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha confermato che le due opzioni sull'intervento dell'Efsf sul mercato secondario - che non riguardano solo la Grecia, ma l'intero sistema dell'Eurozona - sono entrambe sul tavolo e che "si sta valutando quale sarà la più significativa", con una decisione che sarà presa "a breve". Le misure sono accennate in una dichiarazione conclusiva di 35 righe (che però non fornisce indicazioni più precisa sulle decisioni annunciate e le date di attuazione) in cui l'Eurogruppo conferma "l'impegno assoluto a salvaguardare la stabilità finanziaria dell'Eurozona". Viene confermato anche che vi sarà un secondo programma di aiuti alla Grecia e che includerà un coinvolgimento volontario del settore privato. ITALIA PRESA DI MIRA I ministri si dichiarano "pronti ad adottare ulteriori misure che miglioreranno la capacità sistemica di resistere al rischio di contagio, compresi un aumento della flessibilità e del campo d'azione dell'Efsf, un allungamento delle scadenze dei prestiti, una riduzione dei tassi d'interesse" e, ove necessario, anche "un accordo sui collaterali" (ovvero l'accettazione, da parte della Banca centrale europea, di questi bond ad alto rischio come garanzie in cambio di liquidità, anche quando le agenzie di rating li considerano spazzatura).  "Delle proposte in questo senso - annuncia l'Eurogruppo - saranno presentate ai ministri fra breve". Rispondendo ai cronisti nella conferenza stampa finale, Juncker ha sottolineato che si tratta di "un programma contro il contagio" che risponde anche, ma non solo, alle preoccupazioni per la "cosiddetta crisi italiana", sebbene, ha puntualizzato, l'attacco dei mercati ai Bot non sia stato un tema "affrontato specificamente" durante la riunione. "Noi presentiamo un approccio generale, con strumenti che sono in grado di evitare il contagio in seno all'Eurozona, e affineremo questi mezzi in breve tempo, il più presto possibile", ha spiegato il presidente dell'Eurogruppo. E poi, replicando a una seconda domanda sugli attacchi all'Italia, ha aggiunto: "Siamo pienamente consapevoli del fatto che l'Italia e altri paesi sono presi di mira dai mercati finanziari; questa dichiarazione - ha osservato - non riguarda solo la Grecia ma offre una risposta adeguata ai mercati finanziari" riguardo all'Eurozona in generale. "Alla fine - ha concluso - abbiamo selezionato questi strumenti che consideriamo come la migliore soluzione". Anche a Rehn è stata rivolta una domanda sull'Italia, e anche in questo caso la risposta ha riportato il discorso sul piano dell'intera Eurozona : "Noi ora - ha concluso - stiamo rafforzando la nostra risposta collettiva alla crisi, aumentando la flessibilità e il campo d'azione dell'Efsf". Oggi i ministri finanziari si riuniscono di nuovo a partire dalle 9, sempre a Bruxelles, insieme ai colleghi dei paesi fuori dall'Eurozona, per il Consiglio Ecofin.  

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